Caro Aretuso, io conosco la resina del pino perche' mi è capitato di raccogliere delle pigne impregnate e molto appiccicose...una bella rogna che mi fa pentire di raccoglierle per qualcuno che le usa per il barbecue...sembra che la carne venga più saporita, io non saprei dirlo dato che non gradisco le grigliate...comunque mi è capitato anche di appoggiarmi a un tronco di pino e incavolarmi parecchio...

Cara Dorian, bello mangiare panini con salsiccia, fosse anche mortadella o nutella, basta che sia nel bosco e in compagnia, bello davvero.
Il fatto di sporcarti le mani con la ragia lascia adito a dei dubbi: cosa ce l'hai messe a fare le mani sul pino?

Se ben ricordo a parte il profumo, la resina è appiccicosa appiccicaticcia...preferisco un bel panino farcito con salsiccia mangiandolo tra gli alberi del bosco...goduria che conosco!

Tra 20 minuti devo andare a prendere il nipote a scuola, ma mi sbrigo alla svelta.
Sembra oro, basta un poco di fantasia, invece è resina di pino, o ragia per noi, ragia che deriva da re Pino, un materiale gratis che veniva raccolto e commercializzato per farne l’acqua ragia, un diluente e smacchiante che leva anche i più tenaci residui di vernice.
E poi, come detto, è molto profumata, profumo di bosco, di pineta, di aria pulita.
Ecco di che son ricco!

Che un ciondolo pendulo quasi fosforescente ti facesse diventare ricco...mai quanto uno sceicco...è cosa sorprendente quasi allucinante, forse conturbante...vuoi svelare che cos'è?...spiegandoci almeno perche'...e se ce n'è un poco anche per me?!