L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia.
Tutti conoscono la storia di questo titano punito da Zeus per il suo attaccamento all’UOMO con un supplizio atroce, incatenato nelle viscere della terra con un’aquila che gli straziava il fegato che si rinnovava continuamente. Liberato da Ercole Prometeo si vendicò portando il fuoco all’umanità perché si evolvesse anche se sua cognata Pandora, quella del vaso, la aveva riportata indietro liberando dal recipiente tutte le cose brutte e cattive, tutte meno l’ultimo briciolo: la speranza!
Ora nel nostro mondo supertecnologico, supervanitoso e individualista all’eccesso, si incontrano uomini e popoli che il fuoco lo usano per la loro prepotenza e non per generosità.
Mentre ero a pescare pensavo a quello che sta succedendo intorno a noi, la distanza ormai è cosa superata, e a quegli esseri mostruosi degni dei supplizi più atroci e mi è apparso questo “piromane” che traversava il Serchio senza affondare né spengersi. Poi è scomparso misteriosamente come era apparso.
Simbolo, presagio, avvertimento, traveggole o cosa?
L’unica cosa certa è che mi ha spaventati tuti pesci e, come nel famoso vaso, c’è rimasto un “becio”!
Cosa vuol dire?
Che devo aver speranza?
Come dice il detto?
“Chi visse sperando morì (ops) cacando!”