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Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
. . . Velardi arriva buon ultimo.
Il primo fu il .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Qualcuno mi sa dire perche' rincoglionire
viene considerato un inevitabile passaggio
alla fine del faticoso viaggio
vissuto da tutti con coraggio?
Il .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
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Indovina?

25/10/2023 - 16:27

:

 Come piccolo anticipo dell'argomento di oggi è quel ? del titolo e infatti il punto inerrogativo è sostanziale prerogativa dell'indovinello.
 
"Semplici giochi verbali mai passati di moda".
  
Gli indovinelli e gli scioglilingua appartengono al vasto mondo delle filastrocche per bambini, ma presentano caratteristiche tipiche e strutture talvolta profondamente diverse da altri componimenti in rima per l’infanzia.
L’indovinello è un gioco popolare assai antico e per definizione è:  
“una frase, spesso in versi, di tono per lo più scherzoso, che propone con parole oscure e ambigue un enigma da risolvere”.
 
Era uno dei passatempi preferiti dai contadini che, alla sera, si riunivano nelle stalle o intrattenersi intorno al fuoco e dedicare l’ultima parte della giornata al racconto delle favole e al divertimento; in queste occasioni gli indovinelli facevano la loro comparsa e rappresentavano un momento di svago e di esercizio mentale all’agilità e alla flessibilità dell’immaginazione.
Gli indovinelli nascono generalmente intorno a oggetti o personaggi che popolano il nostro mondo e le nostre giornate e che, pertanto, risultano familiari.
Questa è la condizione che permette, soprattutto ai bambini, di indovinare ciò che è nascosto dietro le parole.
L’indovinello però ha una dimensione magica in grado di farci scoprire il mondo da un altro punto di vista.
Infatti nell’indovinello vengono ricamate intorno a oggetti consueti delle parole inconsuete, e si accostano termini ed espressioni insoliti, diversi da quelli quotidiani. In questo gioco libero di parole vengono essi in luce aspetti di un oggetto che l’abitudine non ci fa più vedere e che, ricuperati, sembrano svelarci un nuovo mondo e farci ritornare tutti un po’ bambini.
Ecco, per esempio, come un indovinello è capace di presentarci con freschezza e fantasia i denti:
 
Stanno in compagnia
 nella rossa scuderia
 trenta cavallini
 bianchi e piccolini
 sempre sull’attenti.
 Chi sono? Sono i… 
 
La magia dell’indovinello consiste nel descrivere un oggetto nascondendolo e rendendolo il più misterioso possibile.
Per il bambino indovinare che cosa si nasconde dietro alle parole è una sfida emozionante che intraprende come se si trattasse di un’avventura.
Rodari così  spiegava l’interesse suscitato dagli indovinelli nel bambino:
“Per un bambino il mondo è pieno di oggetti misteriosi, di avvenimenti incomprensibili, di figure indecifrabili. La loro stessa presenza nel mondo è un mistero da chiarire, un indovinello da risolvere, girandogli attorno con domande dirette o indirette. La conoscenza avviene, spesso, in forma di sorpresa”
Nella famiglia degli indovinelli esistono anche i cosiddetti “falsi indovinelli” che contengono già al loro interno la soluzione.  Un esempio tratto dalla tradizione popolare è:
 
Giovedì andai a caccia
e sparai a una beccaccia.
Venerdì ME LA mangiai,
peccai o non peccai?
 
In questi casi si tratta di stare all’erta per non cadere nel tranello che viene teso dalle parole.
A volte   ci vengono presentate delle false alternative, come in questo indovinello citato da Rodari:
 
Un ortolano di poco cervello
seminò nel suo orto la parola ravanello.
Una risposta da voi si vuole:
crebbero poi ravanelli o parole?
 
Bisogna riflettere un attimo sulla soluzione perché qui la risposta non è contenuta nel testo dell’indovinello, ma dopo un attimo si giunge alla soluzione che… dall’orto non crebbe niente.
 

 
 

 
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