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Anche per il 2024 si terrà il concorso ideato da MdS Editore dedicato al territorio e all'ambiente, attraverso le espressioni letterarie ed artistiche delle sezioni Racconto, Poesia, Pittura.tpl_page_itolo di quest'anno sarà "Area Protetta".Per questa dodicesima edizione, oltre al consueto patrocinio dell'Ente Parco Regionale Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli, che metterà a disposizione la bella sala Gronchi per la cerimonia di premiazione, partner dell'iniziativa saranno la Sezione Soci Versilia-Valdiserchio di Unicoop Firenze e l'associazione La Voce del Serchio.

. . . non discuto. Voi riformisti fate il vostro cammino .....
. . . l'area di centro. Vero!
Succede quando alla .....
. . . ipotetica, assurda e illogica. L'unica cosa .....
. . . leggo:
Bardi (c. d) 56% e rotti
Marrese ( c. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Di Gavia
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di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
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di Mollica's
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Di Siciliainprogress
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C'è qualcosa, un tesoro
che tutti cercano.
Non è pietra preziosa
ne' scrigno d'oro:
si chiama semplicemente
LAVORO
Se poi al lavoro
si aggiunge .....
La Proloco di San Giuliano Terme, attenta alla promozione e alla valorizzazione dell'ambiente indice il concorso "il giardino e il terrazzo più bello" .....
di Maria Teresa Meli
Intervista a M.E. Boschi: "Servono governi stabili Se la proposta è seria noi voteremo a favore"

31/10/2023 - 17:36

Intervista a M.E. Boschi: "Servono governi stabili Se la proposta è seria noi voteremo a favore"


ROMA

Maria Elena Boschi, Iv apre alla riforma Casellati.
«Abbiamo fatto una proposta per l'elezione diretta del premier nero su bianco nel programma del 2022 del Terzo polo e, a differenza di altri, noi non abbiamo cambiato idea. Abbiamo presentato un ddl in Senato a prima firma Renzi per il "sindaco d'Italia" mesi fa. Se la proposta del governo sarà seria e coerente, voteremo a favore».
È un segnale alla destra?
«Assolutamente no. È la dimostrazione di serietà verso chi ci ha votato. Noi siamo disponibili a confrontarci con il governo sulle riforme che sono le regole del gioco di tutti, così come sulla riforma della giustizia se garantista. Allo stesso modo, non facciamo sconti ad un governo che aumenta le tasse, penalizza donne e famiglie, ha una gestione disastrosa del fenomeno migratorio e rischia di farci perdere i fondi del Pnrr».
Quindi voterete la riforma?
«Prima vediamo i testi, anche della legge elettorale. Dopo il balletto indecoroso sulla legge di Bilancio con norme che entravano e uscivano via tweet anziché in Cdm, comprenderà la nostra diffidenza rispetto a bozze che girano e poi magari viene fuori che nessuno le ha lette. Nemmeno i leader della maggioranza».
Volete la sfiducia costruttiva?
«Noi siamo per un meccanismo semplice e chiaro: i cittadini eleggono il premier e contestualmente la sua maggioranza in Parlamento; se quel premier viene sfiduciato, la parola torna ai cittadini. Altrimenti, non cambia nulla e continueremo ad avere governi instabili. Ma soprattutto i cittadini saranno sempre convinti che il loro voto non conti nulla».
Così si riducono i poteri del capo dello Stato.
«L'unico potere che viene meno è quello di indicare il premier o sciogliere le Camere perché il premier viene eletto direttamente dai cittadini. Restano invariate le altre prerogative. Non viene meno il ruolo del presidente della Repubblica, ma è evidente che qualcosa debba cambiare se vogliamo evitare che ci siano governi che durano un anno e cittadini ormai lontani dalle istituzioni».
Non sarà una riforma tutta di destra?
«Il sindaco d'Italia, su cui c'è un nostro ddl in Senato, è più da sinistra riformista che da destra sovranista».«Non so se passerà, ma se proprio dobbiamo mettere i puntini sulle i la scelta di puntare sul sindaco d'Italia anziché sul presidenzialismo - è coerente con la storia della sinistra riformista più che della destra sovranista. Spero tuttavia che si smetta di valutare le riforme costituzionali solo per danneggiare l'avversario politico di turno, come è capitato a noi nel 2016 quando il referendum venne affossato anche da coloro che oggi invocano a gran voce le riforme. Impariamo dal passato, pensiamo al futuro del Paese».



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