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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

. . . non discuto. Voi riformisti fate il vostro cammino .....
. . . l'area di centro. Vero!
Succede quando alla .....
. . . ipotetica, assurda e illogica. L'unica cosa .....
. . . leggo:
Bardi (c. d) 56% e rotti
Marrese ( c. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Di Gavia
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di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
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di Mollica's
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Di Siciliainprogress
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Non cancellerò
Quella foto tua
Come la gioconda
E la rosa gialla
Sulla pelle mia
Stare insieme a te
In quest anni miei
Insieme a tutto il resto
Tu .....
La Proloco di San Giuliano Terme, attenta alla promozione e alla valorizzazione dell'ambiente indice il concorso "il giardino e il terrazzo più bello" .....
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Il frutto dell'Unione

1/11/2023 - 7:23



 
Corona da regina
Cuore di sangue
Chiuso scrigno d’amore.


Fior di melograno
te che racchiudi un amor lontano,
lasciati aprire il tuo dolce seno
che pare di rubini pieno.


Mi sono divertito a scrivere due pensieri, un haiku e uno stornello, dopo avere raccolto da terra dei melograni sbattuti dal forte vento. Ho sempre ammirato questo ultimo frutto dell’autunno, sia per la bontà e la bellezza, sia per le leggende che lo circondano.
Ma ci pensate che se non ci fosse il melograno non ci sarebbe vita sulla terra?
Tutto cominciò nel mondo degli dei greci quando Persefone fu rapita da Ade e portata nell’inferi come sposa, scatenando l’ira della madre Demetra, dea della terra, al punto tale che la natura rifiutò di crescere e rifiorire e Zeus dovette intervenire. Mentre scendeva agli inferi Persefone, non sappiamo se per curiosità o malizia, mangiò sei semi di melograno e questo bastò a far sì che l’accordo del ritorno sulla terra fu: tanti mesi quanti chicchi stabilendo così due stagioni con la madre e due con lo sposo.
Ma ci pensate che il libro sacro degli ebrei, la torah, è composto da 613 precetti e i chicchi del melograno sono 613?
Il melograno è da sempre considerato come portatore di fertilità, amore, devozione e addirittura aggregazione e i grumoli di semi rappresentano benissimo i popoli del mondo dandoci la spiegazione, o almeno il presupposto, che Mosè, o chi per lui, abbia contato i chicchi!


È la melagrana profumata

un cielo cristallizzato.

(Ogni grana è una stella

ogni velo è un tramonto.)

Cielo secco e compresso

dalle unghie del tempo.

La melagrana è come un seno

vecchio di pergamena,

e il capezzolo si è fatto stella

per illuminare il campo.

È un’arnia minuscola

col favo insanguinato,

e le api l’hanno formata

con bocche di donne.

Per questo scoppiando ride

con porpore di mille labbra…

 
Questo lo ha scritto Federico Garcia Lorca nell’Ode alla melagrana.


Avrei voluto fare la foto ad un frutto aperto per evidenziare il colore porpora, ma dovevo rompere quel “seno vecchio di pergamena” e non lo vedevo giusto.  Basta guardarsi intorno e si potrà sempre vedere:


“Un sorriso così fresco e vermiglio che fa pensare al dischiudersi d’un frutto di melograno”.


Questo lo dice (scrisse) Gabriele D’Annunzio, ma non posso non citare un’altra ode di Garcia Lorca:


Ma la melagrana è il sangue,

sangue sacro del cielo,

sangue di terra ferita

dall’ago del torrente.

Sangue del vento

che viene dal rude monte graffiato.

Sangue del mare tranquillo,

sangue del lago dormiente.

La melagrana è la preistoria

del sangue che portiamo,

l’idea di sangue, chiuso

in globuli duri e acidi,

che ha una vaga forma

di cuore e di cranio.

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2/11/2023 - 19:33

AUTORE:
Mariolina

Un'esplosione di colore
rosseggia tra le foglie
stuzzicando le voglie,
poi qualcuno la raccoglie
e come fosse un decoro
la ripone in fruttiera
Pare un dipinto
di natura morta
invece è una scorta
di vitamine salutari
una cornucopia
senza eguali
di sapore
che sodfisfa il palato
gratifica il cuore
predispone all'amore

1/11/2023 - 14:50

AUTORE:
Doriana

9 novembre 1871

L'albero a cui tendevi
la pargoletta mano,
il verde melograno
da' bei vermigli fior

Nel muto orto solingo
rinverdì tutto or ora,
e giugno lo ristora
di luce e di calor

Tu fior della mia pianta
percossa e inaridita,
tu de l'inutil vita
estremo unico fior,

sei ne la terra fredda
sei ne la terra negra
ne' sol più ti rallegra
ne' ti risveglia amor

Ode che il poeta Giosuè Carducci dedicò al piccolo Dante, il suo bambino di appena tre anni, morto probabilmente di tifo
Io l'ho studiata alle elementari e mi è rimasta scolpita nel cuore e nella mente perche', da quando l'ho memorizzata, non sono più stata capace di dimenticarla...tanto è toccante e commovente

1/11/2023 - 13:49

AUTORE:
Bel mi’ Giacomo!

A parte il fatto che quella poesia è di una tristezza sconvolgente e che non ho mai voluto studiarla a memoria, non ditemi che il Di iniziale manca dell’accento, non serve se si tratta della quarta lettera dell’alfabeto. Io ho la Ci e dopo me viene la Di, almeno ultimamente.
Grazie Di.

1/11/2023 - 11:17

AUTORE:
Daria

Fior di melograno,
il mio amore è ormai tanto lontano
Vorrei donargli 613 fra baci e carezze
ma mi consolo coi chicchi, veraci dolcezze!

Globo rubizzo
Dolci chicchi polposi
Sfera carnosa

Vorrei tanto avere la tua pelle liscia, rorida, rubiconda e carnosa, fresca come una rosa...prima però, che il tempo dispettoso ti faccia spalancare la bocca, e ti saltino via tutti i denti senza complimenti: quanta malinconia!
Alora si che diventi una caricatura, una maschera da paura, un ricettacolo di famelici ingordi insetti, vampiri insaziabili e ghiotti!
Il tuo sapore agrodolce, più dolce che agro se sei in forma perfetta...diventa acidulo, asprigno, forte e poi fortore...e così cambi sapore e pure colore!
Piano piano resti abbandonata, trasandata, negletta e ne neppure più un insetto ti viene a visitare...finche' finisci marcia ammollata e maleodorante se la pioggia è insistente, altrimenti finisci inaridita annerita e rinsecchita.
Ma oggi esulta, sei al top della tua carriera cara melagrana, i tuoi arilli (chicchi) sono traslucidi brillanti amabili porporini succosi color rubino...qualcuno li serba al cenone di San Silvestro perche' crede che favoriscano il destino!
E sotto hai una stellina...come marchio divino!!