Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
continuiamo la pubblicazione degli scritti che ci arrivano sulla maternità.
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SE L’E’ CERCATA ANCHE LEI?
Non si può fare una classifica dell’orrore. Non c’è un morto ammazzato, soprattutto se innocente e indifeso, più degno di pietà di un altro. Soprattutto se si tratta di bambini e di giovanissimi non combattenti.
Dunque non parteciperò al derby dell’orrore come fanno alcuni in questi giorni che misurano le ragioni di due popoli e dispensano pietà secondo quantità. Nel mio metro uno è uguale a mille, convinto come sono che chi salva una vita salva il mondo intero.
Tuttavia non posso che chiamare ipocriti e privi di umanità quelli che, da noi, si dicono sconvolti dalle piccole vittime palestinesi di Gaza, ma hanno taciuto per giorni e continuano a farlo sull’eccidio vigliacco ed efferato di decine di bambini israeliani da parte di Hamas.
Circolano immagini impubblicabili delle azioni di Hamas, descritte da cronisti indipendenti. Madri incinte sventrate e il feto fatto a pezzi o usato come tiro al bersaglio; bambini violentati sotto gli occhi dei genitori che, a loro volta, saranno decapitati davanti ai loro piccoli i quali, dopo lo spettacolo, saranno arsi vivi; bambine e adolescenti violentate da orde urlanti e poi sgozzate, o decapitate, dopo essere state loro spezzate gambe e braccia.
Dobbiamo pensare che queste azioni barbariche, già viste in Ucraina da parte dei Russi, in Cecenia, in Curdistan, in Afganistan, siano una modalità di lotta per la liberazione che una parte degli occidentali considera condivisibile?
Difronte al silenzio ipocrita di chi considera i criminali di Hamas combattenti per la liberazione della Palestina, che pensa che Israele se la sia cercata, non posso fare a meno di pensare agli stupri e ai femminicidi e a quelli, sempre da noi, che cercano alibi inesistenti per stupratori e assassini e pensano che le vittime se la siano cercata con qualche loro comportamento.
Mi viene in mente guardando le foto di Shani Louh, la ragazza tedesco – israeliana di 22 anni rapita nell’assalto al Rave, violentata e poi uccisa.
La vedete poco prima alla festa e poi esibita come un trofeo, gambe e braccia spezzate, su un pick-up dEI “liberatori”.
Certo, vestita in quel modo, se l’è cercata.
Era, oltre che ebrea, un insulto vivente contro la morale dei tenutari del lagher nel quale hanno trasformato Gaza e che vorrebbero estendere a tutta la Palestina e oltre.
Questa lezione l’hanno capita bene le donne Iraniane che vorrebbero abbattere la dittatura clericale e hanno solidarizzato con Israele.
Donna, vita, libertà!