Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
Pasolini in campo
“Pasolini in campo” sabato 18 al Fortino. Pasolini e il calcio...il calcio come metafora della vita, sentenzia Jean-Paul Sartre. Eugenio Montale si occupò di calcio, ipotizzando un campionato senza reti: «Sogno che un giorno nessuno farà più gol in tutto il mondo». Un gioco per le masse, che affascina i grandi: Pasolini appare in tante fotografie dei suoi anni mentre gioca in qualche polveroso campo di periferia. Corpo magro, pantaloncini corti, calzettoni abbassati alle caviglie.
Enzo Biagi gli chiede: «Senza cinema, senza scrivere, che cosa le sarebbe piaciuto diventare?». E Pasolini: «Un bravo calciatore. Dopo la letteratura e l’eros, per me il football è uno dei grandi piaceri». In un'altra intervista, Pasolini parla del calcio come dell’«ultima rappresentazione sacra».
“Pasolini in campo” è un lavoro collettivo, ideato da Athos Bigongiali e animato da Paolo Giommarelli, un racconto, un “Narrar stupendo” come intitola il ciclo proposto dal Fortino. Sabato 18 novembre, alle 18, scendono in campo gli autori, e con loro Ida Niccolini, Fabrizio Franceschini, Fabrizio Bartelloni.
Con i filmati raccolti e proposti da Simone Panattoni e la proposta musicale di Francesco Bottai.
Dopo lo spettacolo chi vuole potrà restare a cena, una cena ispirata alla Roma di Pasolini.
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