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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

. . . non discuto. Voi riformisti fate il vostro cammino .....
. . . l'area di centro. Vero!
Succede quando alla .....
. . . ipotetica, assurda e illogica. L'unica cosa .....
. . . leggo:
Bardi (c. d) 56% e rotti
Marrese ( c. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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di Lara Ceccarelli
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Sinistra italiana - Provincia di Pisa
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di Roberto Sbragia – Consigliere Provinciale Forza Italia Pisa
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di Filippo Pancrazi
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PD SGT
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Di Gavia
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di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
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di Mollica's
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Di Siciliainprogress
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C'è qualcosa, un tesoro
che tutti cercano.
Non è pietra preziosa
ne' scrigno d'oro:
si chiama semplicemente
LAVORO
Se poi al lavoro
si aggiunge .....
La Proloco di San Giuliano Terme, attenta alla promozione e alla valorizzazione dell'ambiente indice il concorso "il giardino e il terrazzo più bello" .....
di Salvatore Merlo
L'umiliazione di Roma all'Expo

29/11/2023 - 19:36


L'umiliazione di Roma all'Expo
 
La capitale è arrivata terza nella competizione con Riad e Busan. Ad annientare ogni possibilità è stata una classe dirigente simile alla sua monnezza  

Saranno anche stati i soldi di Riyad, come diranno in tanti oggi per giustificarsi, ma l’umiliazione subita da Roma votata soltanto da diciassette paesi per l’assegnazione del Expo 2030 certifica la crisi della capitale più lurida e disfunzionale dell’occidente, nonché la nullità assoluta di chi la amministra. Nemmeno gli europei ci hanno votati. E come dargli torto? Persino sul sito internet Exporoma2030roma.org le ragioni per la quali votare Roma erano riassunte così dagli uomini che avrebbero dovuto rappresentare di fronte al mondo la capitale d’Italia, la città dei Papi e dei Cesari:

1) l’Expo dovrebbe andare a Roma perché a Roma si tiene il giubileo del 2025,

2) Expo dovrebbe andare a Roma “per dare più valore al centro-sud”,

3) l’Expo dovrebbe andare a Roma perché a Roma non si è mai tenuto l’Expo. Come direbbero a Roma: me cojoni. Nemmeno per l’organizzazione di una sagra della ricotta. Ci sarebbe da ridere, se non ci fosse da piangere. Ed era grottesco, perché posticcio, già quel video di presentazione della candidatura che mostrava degli anziani giocare a scacchi di fronte al Colosseo, su una piazza linda e illuminata dal sole, mentre da mesi fanno il giro del mondo i video virali che mostrano dei  ratti ben pasciuti (altro che anziani che giocano a scacchi) mentre divorano spazzatura proprio su quella piazza a un passo dal Colosseo. 

E il fatto è che a Roma l’unica cosa ordinata è proprio la monnezza, perché sta ordinatamente sparsa lungo tutti i marciapiedi.


Salvatore Merlo

Milano 1982, vicedirettore del Foglio. Cresciuto a Catania, liceo classico “Galileo” a Firenze, tre lauree a Siena e una parentesi erasmiana a Nottingham. Un tirocinio in epoca universitaria al Corriere del Mezzogiorno (redazione di Bari), ho collaborato con Radiotre, Panorama e Raiuno. Lavoro al Foglio dal 2007. Ho scritto per Mondadori "Fummo giovani soltanto allora", la vita spericolata del giovane Indro Montanelli.


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