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Nei suoi numerosi articoli sulla storia del territorio, Franco Gabbani ha finora preso come riferimento, personaggi o avvenimenti storici, inquadrandoli nella cornice degli usi e delle norme dell'epoca.

Questa volta prende spunto da situazioni e argomenti curiosi, spigolature come le chiama.

Al di là dei fatti precisi, quello che colpisce particolarmente, è il linguaggio usato nei documenti, non solo formale e involuto, come da sempre ci ha abituato la burocrazia, ma spesso anche di difficile comprensione, esplicitando l'evoluzione continua della lingua e dei termini. 

Ciao Bruno salutaci Renzi.
Non credo che tutte le volte sia come tu dici.
Nelle .....
Bisogna essere chiari e dire democraticamente per chi .....
Stavolta a causa di un' auto parcheggiata fuori dal .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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di Umberto Mosso
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di Roberto Sbragia – consigliere provinciale Forza Italia Pisa
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COMUNICATO UNITI PER CALCI
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di Umberto Mosso
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di Gabriele Paglialonga
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna

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30/11/2023 - 20:07

AUTORE:
Bertelli

Questione di gusti caro BdB, a te e altri piacciono quelli come Vespa, come Fede, gente " tosta ", che le domande le fa in ginocchio.
A me e altri piacciono quelli che fanno domande scomode. E che pretendono risposte non supercazzole.
E almeno tre di quelli che hai citato, Barbato, Biagi e Bocca erano così.
Vai a rivedere le " Cartoline " di Barbato o " Il Fatto " ( buona questa) di Biagi o leggi un qualunque libro di Giorgio Bocca, per vedere se erano faziosi o stesi al potere come altri...

30/11/2023 - 19:51

AUTORE:
BdB

...le Annunziate e tutti i faziosi giornalai ai sinistri-sinistri.
Poi uno dice: aridatece Barbato, Biagi, Zatterin, Lajolo, Bocca e manteneteci il Vespa Bruno attuale che fra i peggiori (?) è di gran lunga il migliore esistente.

Faccio un ps, così non consumo altro spazio: Se per Fede intendi Emilio Fede, tiri a coglie ma hai preso nella ceppa ed il pallone non è andato a rete.
...poi potevo sentire la Jervolino con quella voce impossibile perchè diceva qualcosa di giusto se non giustissimo; ma Ranucci detto ranocchio e Giordano detto gallina li sento per caso in quei 2/3 secondi che ci mette il canale a cambiare.
bona🤗

30/11/2023 - 19:18

AUTORE:
Bertelli

Così parlò Ranucci davanti alla commissione di vigilanza Rai in parlamento :

“Noi, a differenza della politica, siamo sottoposti al giudizio della magistratura. A oggi, dopo 38 anni di professione, io ho la fedina penale ancora pulita, nonostante abbia affrontato 176 richieste di risarcimento danni. Faccio gli scongiuri fino a oggi è andata bene”. Lo ha detto il conduttore di Report, Sigfrido Ranucci, in audizione in Commissione di Vigilanza, dove ha sollevato il tema delle querele temerarie e dell’autonomia dei giornalisti che, soprattutto se precari, sono sottoposti alla minaccia di risarcimento danni. “La politica dovrebbe fare qualcosa per evitare le liti temerarie. C’è un progetto, un disegno di legge che giace nei cassetti del Parlamento ormai da anni, che eviterebbe un numero di querele così alto. E non parlo per me che ho alle spalle l’azienda Rai. Ma parlo per tutti quei colleghi giornalisti che sono costretti a lavorare per dieci euro a pezzo nei giornali locali o nelle televisioni locali che subiscono la pressione della politica, dell’imprenditoria, della criminalità organizzata”

E questi sono i premi giornalistici vinti in carriera :
nel 2000 la sua inchiesta Il valzer dei veleni viene premiata con il Silver Satellite - Gran Prix – Television World
nel 2002 la sua inchiesta Polveri maledette riceve il premio speciale della giuria al Silver Satellite Bulgaria
nel 2003 riceve il premio giornalistico europeo Penne Pulite[
nel 2004 riceve la menzione speciale del Premio giornalistico televisivo Ilaria Alpi per Veleni di Stato
nel 2005 vince il premio Ilaria Alpi, nella sezione Servizi giornalistici ed inchieste in onda su trasmissioni diverse da TG, con Servitù militari
nel 2005 riceve il riconoscimento speciale della giuria del Premio Cronista - Piero Passetti
nel 2006 vince il Premio internazionale di giornalismo «Maria Grazia Cutuli»
nel 2006 vince il premio Ilaria Alpi, nella sezione Servizi giornalistici ed inchieste in onda su trasmissioni diverse da TG, con Fallujah. La strage nascosta
nel 2006 vince il Premio giornalistico Colombe d'oro per la pace
nel 2006 vince il Gran Premio Golden Umbrella News con l'inchiesta Fallujah. La strage nascosta
nel 2007 vince il premio Mario Francese per l'impegno contro la mafia.
nel 2010 vince il premio Giuseppe Fava.
nel 2010 vince il Premiolino con la seguente motivazione: Nel recente passato, si è talvolta scambiato per uno scoop la soffiata di un inquirente, di un avvocato o delle forze dell'ordine. A rimettere le cose a posto arrivano ogni tanto veri scoop, come quello di Sigfrido Ranucci, che ha scoperto in una sua inchiesta il tesoro artistico - una vera pinacoteca nascosta - di Calisto Tanzi, sotto processo per la bancarotta Parmalat.
nel 2017 (28 gennaio) - Premio Tonino Carino
Sigfrido Ranucci si aggiudica il Premio Speciale per il giornalismo di inchiesta televisivo nell'ambito della quinta edizione del Premio Tonino Carino, concorso giornalistico organizzato dal Comune di Offida in memoria del compianto giornalista, che ha lavorato per Il Resto del Carlino, il Corriere Adriatico e la Rai, scomparso l'8 marzo 2010.
nel 2017 (17 settembre) - Premio Etica Professionale del M.A.F. - Montefiascone Art Festival. "Per la coerenza giornalistica e professionale dimostrata nel corso di questi vent'anni, dagli autori e dall'intera struttura organizzativa, il format REPORT rimane uno dei pochi esempi di informazione e formazione culturale promossa dalla rete pubblica, garantendo un livello giornalistico d'inchiesta di altissimo spessore, scevro dal sensazionalismo e dalle bandiere politiche".
nel 2017 (28 settembre) - Premio Inchiesta - Osimo (AN). Per la capacità di raccontare la realtà italiana con acume, originalità e spirito critico.
nel 2021 (16 ottobre) - Premio Giovenale - Aquino. “Ha fatto dell'autentico giornalismo d'inchiesta, sia quello della pagina scritta che quello televisivo con Report, la più profonda e nobile ragione della sua professione”.

Intendiamoci, in Italia ci sono anche giornalisti che si inventano notizie o che usano la lingua invece della penna. Basta scegliere.

P.S. il segreto di stato non è stato messo sulla professoressa, bensì su quanto si sono detti Renzi e Mancini che all'epoca era un dirigente dei Servizi di Intelligence italiani. Che ora c'ha pure scritto un libro...

30/11/2023 - 15:02

AUTORE:
Nicola S

.... sputtana poi ribadisce la correttezza del servizio con la formula:
“non siamo noi a dire queste cose, sono Tizio, Caio e Sempronio”. Legittimità della fonte?
Manco a dirlo: con Renzi all'autogrill c'era la prof. col padre con la cacarella, sulla quale è stato posto il segreto di Stato. Per il Ponte c'è “l'ingegnere anonimo girato di spalle” che può benissimo essere uno sprovveduto che può raccontare anche idiozie, cioè proprio quelle che servono a Ranucci per sputtanare, come sempre!

30/11/2023 - 13:54

AUTORE:
Tommaso

Posto che tutto lo scritto contro la trasmissione Report non è farina del sacco del dig. Varisco,sarebbe opportuno, da parte della redazione, sapere chi ha contestato le notizie della trasmissione. Lo scrivo perché, e la seconda foto lo dice chiaramente, sembra che il tutto venga dalla Società Ponte sullo Stretto che ovviamente ha tutto l'interesse a tirare l'acqua al suo mulino, in questo caso ponte.
Quindi tutta la schiera di esperti citati, non negando le loro capacità, sono citati a sproposito non avendo, al momento, nulla a che fare con il progetto ponte.
Quanto al titolo, sempre sulla seconda foto, non è che Report fa marcia indietro. Quella è la pubblicazione, da parte di Rai 3, della presa di distanza da parte della Sec Newgate verso la società Ponte sullo Stretto. E leggendo si capisce bene.
Forse Report bisognerebbe guardarlo più spesso, o almeno capirlo
Buona serata

30/11/2023 - 11:32

AUTORE:
Isolano

Fortunatamente report non ha citato l'autorevole parere di Pecoraro Scanio che una volta insediato al governo bocciò il progetto del ponte sullo stretto di Messina in quanto poteva modificare la rotta dei delfini...e non si fa...i delfini hanno i loro spazi e vanno tutelati