Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
IL PD FONDATO DA VELTRONI NON ESISTE PIÙ.
I casi della scelta del candidato sindaco di Firenze e del candidato governatore della regione Sardegna, per l'area di csx, certificano la morte del partito democratico, quel partito nato dal manifesto del Lingotto, voluto da Walter Veltroni, e portato ai massimi livelli di consenso da Matteo Renzi. L'encefalogramma del riformismo è piatto, hanno preso il sopravvento le logiche verticistiche della Ditta.
Non ci saranno primarie per la scelta dei candidati, che verranno nominati dai vertici dei due principali alleati della coalizione definita Campo largo, Pd e M5s. A Firenze, non solo non ci saranno le primarie, ma vi è pure una discriminante verso il partito di IV. In Sardegna, l'ex governatore Renato Soru, già europarlamentare e fondatore del PD, aveva chiesto le primarie per la scelta del candidato, alle quali avrebbe partecipato. Ma il Pd (non so se si possa ancora chiamare così), prono al M5s, ha deciso di lasciare il ruolo di candidato del campo largo a una grillina.
Elly Schlein, che proprio grazie alle primarie aveva conquistato la segreteria, ribaltando il risultato del voto degli iscritti, ha deciso che le primarie non si hanno da fare. È scontato che a Firenze, come pure in Sardegna, sarà fatto un favore alla coalizione di dx, e il capoluogo toscano rischia seriamente di passare in mano, per la prima volta, ai sovranisti.
Scelte suicide, che non fanno altro che evidenziare la fine del partito democratico, con i Riformisti interni messi all'angolo.