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Anche per il 2024 si terrà il concorso ideato da MdS Editore dedicato al territorio e all'ambiente, attraverso le espressioni letterarie ed artistiche delle sezioni Racconto, Poesia, Pittura.tpl_page_itolo di quest'anno sarà "Area Protetta".Per questa dodicesima edizione, oltre al consueto patrocinio dell'Ente Parco Regionale Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli, che metterà a disposizione la bella sala Gronchi per la cerimonia di premiazione, partner dell'iniziativa saranno la Sezione Soci Versilia-Valdiserchio di Unicoop Firenze e l'associazione La Voce del Serchio.

Comune di San Giuliano Terme - comunicazione
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Prefettura di Pisa – Ufficio Territoriale del Governo
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Massimiliano Angori
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. . . non discuto. Voi riformisti fate il vostro cammino .....
. . . l'area di centro. Vero!
Succede quando alla .....
. . . ipotetica, assurda e illogica. L'unica cosa .....
. . . leggo:
Bardi (c. d) 56% e rotti
Marrese ( c. .....

per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com

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di Maria Vincenza Salvi
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IMMAGINA San Giuliano Terme
I nostri candidati
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I nostri candidati
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Forza Italia Provincia di Pisa
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Di Umberto Mosso
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da Museo del Bosco
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Di Gavia
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di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
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di Mollica's
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C'è qualcosa, un tesoro
che tutti cercano.
Non è pietra preziosa
ne' scrigno d'oro:
si chiama semplicemente
LAVORO
Se poi al lavoro
si aggiunge .....
La Proloco di San Giuliano Terme, attenta alla promozione e alla valorizzazione dell'ambiente indice il concorso "il giardino e il terrazzo più bello" .....
Roberto Sbragia - Capogruppo Vecchiano Civica
Le condivisioni del giorno dopo
“la scelta del futuro delle cave di Vecchiano”

22/12/2023 - 12:29

Le condivisioni del giorno dopo
“la scelta del futuro delle cave di Vecchiano”
 
          Come tutti noi sappiamo, molti anni fa fu interrotta l'attività estrattiva e di coltivazione delle cave vecchianesi anche di ASBUC, e non fu compiuta alcuna significativa azione di ripristino del fronte di cava e quella parete scoscesa posta dietro l'abitato di Vecchiano si è tramandata negli anni, da allora fino ad oggi. La parete brulla e di impressionante altezza è ancora lì, a strapiombo a poca distanza dalle abitazioni e dalle attività economiche dell'abitato di Vecchiano. La messa in sicurezza doveva avvenire già molti anni fa eppure non molto fu fatto tanto che il Comune di Vecchiano fu condannato dalla Corte d'Appello di Roma a risarcire un ingente danno ad ASBUC ovvero oltre due milioni di euro. Nel recente periodo il Comune di Vecchiano e la sua amministrazione hanno trovato un accordo transitivo proprio con ASBUC per il pagamento di un minore importo di quello stabilito dal Giudice e per la presentazione di un progetto di riduzione del rischio di crollo della cava.

L'accordo, nell'ultimo anno è stato portato avanti senza nessun coinvolgimento delle minoranze consiliari e senza che esse potessero esprimere la loro posizione, senza che, nonostante le sollecitazioni, fosse mai istituita una commissione consiliare d'inchiesta per valutare le responsabilità politiche di così ingenti esborsi della collettività. Oggi, nel consiglio comunale del 18 dicembre, a iter concluso, è stato portato in “spiegazione” il progetto di riduzione del rischio di crollo della cava ASBUC, alle tante domande che abbiamo posto non ci è stata data risposta esauriente.

Esso consiste in concreto nella apposizione di reti parasassi e di sistemi di protezione passiva e non in un sistema che verifichi nel suo insieme la stabilità della parete a strapiombo. Qualche buon ironico vecchianese lo potrebbe definire un metodo per sistemare l’intonaco di un fabbricato senza aver verificato se quel muro possa crollare, e la sistemazione a nostro avviso è il mettere un semplice cerotto posto a fermare l'emorragia di una ferita profonda del territorio a cui invece dovrebbero essere apposti molti punti di sutura.

Le opere ipotizzate non sono congrue, a nostro avviso, alla messa in sicurezza di lungo respiro e rinvieranno al futuro eventuali ulteriori interventi più importanti, con ulteriori costi successivi – non valutati - e con un fronte di cava che rimarrà immutato rispetto al passato, alto, frastagliato, verticale, i cui angoli di attrito del terreno e di natural declivio superano un rischio per noi accettabile di crollo. Noi consiglieri del gruppo consiliare di Vecchiano Civica abbiamo da sempre sostenuto la necessità di una messa in sicurezza reale e non transitoria della cava, non di una riduzione del rischio di crollo di una parete a strapiombo tanto imponente quanto scoscesa.

La progettazione per di più è avvenuta senza alcun nostro coinvolgimento, l'accordo è avvenuto senza alcun nostro coinvolgimento e la problematica è nata senza alcun nostro coinvolgimento, e senza alcun nostro coinvolgimento sono state prese decisioni politicamente deboli e non definitive per il paese. Per questo motivo, anche per protesta verso l'atteggiamento della maggioranza consiliare vecchianese, del Sindaco e dei suoi Assessori, abbiamo chiaramente detto che in caso di votazione del progetto ci saremmo alzati ed avremmo abbandonato la seduta consiliare.

La soluzione propostaci a nostro avviso non è condivisibile, non è di lungo respiro, non elimina completamente il pericolo ma lascia alle future generazioni l'eredità politco-economica di ulteriori interventi, gioco forza necessari anche solo alla manutenzione, riparazione e sostituzione delle reti parasassi con i relativi costi connessi.

Le responsabilità politiche della mancata sistemazione completa sia nel passato che oggi di un argomento così importante per la collettività sono tutte di una maggioranza consiliare sempre più politicamente arroccata ed ormai senza più visione politica per il futuro.
 
Roberto Sbragia - Capogruppo Vecchiano Civica

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