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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

. . . non discuto. Voi riformisti fate il vostro cammino .....
. . . l'area di centro. Vero!
Succede quando alla .....
. . . ipotetica, assurda e illogica. L'unica cosa .....
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Bardi (c. d) 56% e rotti
Marrese ( c. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Di Gavia
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di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
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di Mollica's
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Di Siciliainprogress
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C'è qualcosa, un tesoro
che tutti cercano.
Non è pietra preziosa
ne' scrigno d'oro:
si chiama semplicemente
LAVORO
Se poi al lavoro
si aggiunge .....
La Proloco di San Giuliano Terme, attenta alla promozione e alla valorizzazione dell'ambiente indice il concorso "il giardino e il terrazzo più bello" .....
di Sondra Cerrai
PNRR, EDILIZIA SCOLASTICA, DIGITALIZZAZIONE, RUOLO DELLE PROVINCE

20/1/2024 - 8:45

PNRR, EDILIZIA SCOLASTICA, DIGITALIZZAZIONE, RUOLO DELLE PROVINCE


La maggior parte dei 40.293 edifici scolastici italiani è vecchia, fatiscente, insicura: il 57,9% delle strutture è priva del certificato di agibilità e, il 54,92%, del certificato di prevenzione incendi. Questo è quanto emerge  dall'analisi di Federcepicostruzioni del settembre 2023. Non meno grave il quadro evidenziato dal XXI rapporto sulla sicurezza delle scuole di Cittadinanzattiva: aule sovraffollate, decine di crolli e strutture vetuste.
L’occasione epocale offerta dall’arrivo dei fondi del PNRR per l’edilizia scolastica, nonostante gli importanti interventi che ha permesso di attuare, non si è dimostrata in grado di colmare le tante (troppe) lacune del sistema edilizio delle scuole italiane. 
I fondi provinciali rappresentano un canale cruciale attraverso il quale le risorse finanziarie  del PNRR sono state destinate  alle scuole.  Le province, fortemente depauperate da una riforma iniziata e mai portata a termine, con i pochi mezzi a disposizione rimasti sono, comunque, riuscite ad aggiudicarsi oltre il 70% dei lavori. Già a maggio 2023, data del primo monitoraggio sull’uso dei  fondi PNRR assegnati alle Province per la messa in sicurezza, efficientamento energetico e costruzione di nuove scuole secondarie superiori, effettuato dall'Unione delle Province d'Italia (Upi) erano emersi dati confortanti. I lavori sono poi continuati nei mesi successivi e la provincia di Pisa, al pari di altre, tramite i suoi uffici ha operato per mettere in sicurezza le scuole, per creare nuove palestre, per adeguare auditorium, per mettere a norma aule e biblioteche, per risanare aule e servizi igienici. Dal Liceo artistico “Russoli” all’Istituto “Pesenti” di Cascina, dall’ITI al Buonarroti, dal Da Vinci- Fascetti al Carducci di Pisa, dal “Montale” al “XXV Aprile” di Pontedera non c’è scuola superiore di Pisa e provincia  che non sia stata toccato dall’arrivo di fondi e da lavori di ristrutturazione.
Tuttavia, nonostante i soldi investiti, i lavori fatti e l’impegno profuso, non è apparso alla cittadinanza come sufficiente poiché troppe sono le criticità da sanare, troppe le scuole da risanare. I fondi del PNRR non sono ( e non saranno) sufficienti per mettere in sicurezza le scuole e colmare il fabbisogno di palestre, di laboratori e di mense scolastiche. Le risorse destinate all’edilizia scolastica e alle aule 4.0 non basteranno per rispondere alle necessità.
Peraltro va denunciato, in modo chiaro, che le cifre messe a disposizione dal PNRR  per la scuola appaiono  fortemente sbilanciate: troppi fondi sono stati dedicati alla digitalizzazione senza pensare che prima di essere digitalizzate le scuole hanno bisogno di esistere; e senza pensare che le scuole (dopo la pandemia) erano già in gran parte digitalizzate e quindi non avevano bisogno di nuove LIM e aule multimediali ma di strutture antisismiche, palestre, auditorium, biblioteche, eliminazione delle barriere architettoniche. 
Se non si capirà che l’edilizia è la vera priorità della scuola italiana non si potrà progettare la scuola del futuro.
 
Sondra Cerrai consigliera provinciale e insegnante

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