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Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.

Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.

Quando si recrimina a Prodi e Ciampi di aver accettato .....
. . . v'ha fregato anda e rianda con il no all'Europa .....
Dinno a Livorno : Con leuri e cianno assistemato
. . . gredigi🤔 con la vecchia lira ora una pizza .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Raccontino di Giancarlo Montin
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Lentamente, gradatamente
mi affiorano i ricordi.
La tua testimonianza,
mamma carissima,
e non la donna
cinica e prepotente
ormai assente
e così .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
di Sondra Cerrai
PNRR, EDILIZIA SCOLASTICA, DIGITALIZZAZIONE, RUOLO DELLE PROVINCE

20/1/2024 - 8:45

PNRR, EDILIZIA SCOLASTICA, DIGITALIZZAZIONE, RUOLO DELLE PROVINCE


La maggior parte dei 40.293 edifici scolastici italiani è vecchia, fatiscente, insicura: il 57,9% delle strutture è priva del certificato di agibilità e, il 54,92%, del certificato di prevenzione incendi. Questo è quanto emerge  dall'analisi di Federcepicostruzioni del settembre 2023. Non meno grave il quadro evidenziato dal XXI rapporto sulla sicurezza delle scuole di Cittadinanzattiva: aule sovraffollate, decine di crolli e strutture vetuste.
L’occasione epocale offerta dall’arrivo dei fondi del PNRR per l’edilizia scolastica, nonostante gli importanti interventi che ha permesso di attuare, non si è dimostrata in grado di colmare le tante (troppe) lacune del sistema edilizio delle scuole italiane. 
I fondi provinciali rappresentano un canale cruciale attraverso il quale le risorse finanziarie  del PNRR sono state destinate  alle scuole.  Le province, fortemente depauperate da una riforma iniziata e mai portata a termine, con i pochi mezzi a disposizione rimasti sono, comunque, riuscite ad aggiudicarsi oltre il 70% dei lavori. Già a maggio 2023, data del primo monitoraggio sull’uso dei  fondi PNRR assegnati alle Province per la messa in sicurezza, efficientamento energetico e costruzione di nuove scuole secondarie superiori, effettuato dall'Unione delle Province d'Italia (Upi) erano emersi dati confortanti. I lavori sono poi continuati nei mesi successivi e la provincia di Pisa, al pari di altre, tramite i suoi uffici ha operato per mettere in sicurezza le scuole, per creare nuove palestre, per adeguare auditorium, per mettere a norma aule e biblioteche, per risanare aule e servizi igienici. Dal Liceo artistico “Russoli” all’Istituto “Pesenti” di Cascina, dall’ITI al Buonarroti, dal Da Vinci- Fascetti al Carducci di Pisa, dal “Montale” al “XXV Aprile” di Pontedera non c’è scuola superiore di Pisa e provincia  che non sia stata toccato dall’arrivo di fondi e da lavori di ristrutturazione.
Tuttavia, nonostante i soldi investiti, i lavori fatti e l’impegno profuso, non è apparso alla cittadinanza come sufficiente poiché troppe sono le criticità da sanare, troppe le scuole da risanare. I fondi del PNRR non sono ( e non saranno) sufficienti per mettere in sicurezza le scuole e colmare il fabbisogno di palestre, di laboratori e di mense scolastiche. Le risorse destinate all’edilizia scolastica e alle aule 4.0 non basteranno per rispondere alle necessità.
Peraltro va denunciato, in modo chiaro, che le cifre messe a disposizione dal PNRR  per la scuola appaiono  fortemente sbilanciate: troppi fondi sono stati dedicati alla digitalizzazione senza pensare che prima di essere digitalizzate le scuole hanno bisogno di esistere; e senza pensare che le scuole (dopo la pandemia) erano già in gran parte digitalizzate e quindi non avevano bisogno di nuove LIM e aule multimediali ma di strutture antisismiche, palestre, auditorium, biblioteche, eliminazione delle barriere architettoniche. 
Se non si capirà che l’edilizia è la vera priorità della scuola italiana non si potrà progettare la scuola del futuro.
 
Sondra Cerrai consigliera provinciale e insegnante

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