Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
In Redazione abbiamo ricevuto e volentieri pubblichiamo le seguenti
intense parole della poetessa Alda Merini (1931-2009).
“La donna viene educata al delirio. La istruiscono fin da bambina al feticismo: deve amare le pentole, venerare gli oggetti della casa, tenerli puliti, accudirli. Il focolare diventa il simbolo della matriarcalità. Neppure il femminismo è riuscito a sradicare queste simbologie. Infine ci si sente impazzire tra i feticci. I panni addosso si fanno pesanti.
Ma che cos'è la donna, e che cos'è il manicomio nella donna? Anche se non è chiusa in un contesto di ospedalizzazione, ogni donna ha il suo manicomio, cioè ha intolleranze, scontri, paure, emotività, abbandoni, rivalse. Ogni donna è sostenuta da un carisma di bellezza, che ha dentro e che a volte, nel peggiore dei casi, come nel mio, è stato duramente punito col manicomio.
Cosa si voleva punire col manicomio? La bellezza, ma non fisica, quella interiore, quella dell'intelletto. Molte donne hanno avuto una vicenda simile."
La scelta della follia, la salvezza della parola di: Alda Merini
Oggi i manicomi a cui accenna e, dove è vissuta per molto tempo Alda Merini, non esistono più. Ora chi ha comportamenti non tollerabili o non tollerati dal gruppo in cui vive, può essere accolto/a in un Centro di Salute Mentale per essere guarito/a, riabilitato/a. In queste strutture sono più le donne o gli uomini? Sono più i poveri o i ricchi? E perché? Insomma: libri, convegni, iniziative su questo tema sorgono ovunque, anche qui da noi. Noi desideriamo iniziare un dialogo con chi ci sta seguendo. Ci aspettiamo da voi testimonianze, racconti, riflessioni.
Se Alda non fosse stata la voce poetica che è stata, di lei, come di chissà quante altre donne, non avremmo saputo nulla. Che il tema “ La follia delle donne” non sia più un tabù. Scriveteci.
La Redazione di Spazio Donna