Anche per il 2024 si terrà il concorso ideato da MdS Editore dedicato al territorio e all'ambiente, attraverso le espressioni letterarie ed artistiche delle sezioni Racconto, Poesia, Pittura.tpl_page_itolo di quest'anno sarà "Area Protetta".Per questa dodicesima edizione, oltre al consueto patrocinio dell'Ente Parco Regionale Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli, che metterà a disposizione la bella sala Gronchi per la cerimonia di premiazione, partner dell'iniziativa saranno la Sezione Soci Versilia-Valdiserchio di Unicoop Firenze e l'associazione La Voce del Serchio.
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
Panatta netto su Sinner: solo i grandissimi danno la stessa sensazione. Ecco quale
Adriano Panatta, in un recente intervento alla Domenica Sportiva, ha incoronato (di nuovo) Jannik Sinner. Secondo il campione di Coppa Davis 1976, il nostro portacolori dà la sensazione di imbattibilità quando si trova sul terreno di gioco, così come lo facevano leggende del calibro di John McEnroe e Bjorn Borg.
Le parole al miele di Panatta
Sinner è atteso tra qualche ora al quarto di finale dell’Australian Open 2024 contro Andrey Rublev. L’azzurro parte con i favori del pronostico, visto il percorso finora perfetto a Melbourne.
Più di qualcuno lo vede come favorito alla vittoria finale, ma sul suo percorso ci sarebbero (molto probabilmente) ancora i suoi due più grandi avversari: Novak Djokovic (in semifinale) e Carlos Alcaraz (in finale). A sottolineare l’eccezionale momento di forma ci ha pensato il campione della Coppa Davis e del Roland Garros 1976, Panatta, che ha incoronato (nuovamente) il talento di San Candido.
“Gli slam durano due settimane, contrariamente ai tornei normali nel circuito. La tappa iniziale è la prima settimana in cui arrivano i primi 16 tennisti, partendo da un tabellone di 128 giocatori. Di conseguenza, è già è un bel percorso. Quello che ci è arrivato meglio è stato proprio Sinner. Lo vedo in grande forma, pur essendo il primo evento della stagione.
A mio parere meglio di Djokovic, Alcaraz e di Medvedev. Poi ogni volta che lo vedo, è migliorato in qualcosa.
Parlo del fisico e di qualche colpo. È uno di quelli, come lo sono stati Borg o McEnroe in passato, che, quando li vedi giocare, dà la sensazione che non possa mai perdere.
Lui gioca molto bene in questo momento, è in fiducia, lo vedo sereno, sorridente e spigliato. Fa delle interviste facendo lo spiritoso in inglese. Secondo me è tra i favoriti, ci sono Djokovic e lui.
Poi Alcaraz mi può smentire, però Jannik ormai è lì, può vincere o perdere in finale.
Ed è un grande successo per il tennis italiano”.