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Anche per il 2024 si terrà il concorso ideato da MdS Editore dedicato al territorio e all'ambiente, attraverso le espressioni letterarie ed artistiche delle sezioni Racconto, Poesia, Pittura.tpl_page_itolo di quest'anno sarà "Area Protetta".Per questa dodicesima edizione, oltre al consueto patrocinio dell'Ente Parco Regionale Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli, che metterà a disposizione la bella sala Gronchi per la cerimonia di premiazione, partner dell'iniziativa saranno la Sezione Soci Versilia-Valdiserchio di Unicoop Firenze e l'associazione La Voce del Serchio.

. . . non discuto. Voi riformisti fate il vostro cammino .....
. . . l'area di centro. Vero!
Succede quando alla .....
. . . ipotetica, assurda e illogica. L'unica cosa .....
. . . leggo:
Bardi (c. d) 56% e rotti
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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Di Gavia
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di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
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di Mollica's
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Di Siciliainprogress
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C'è qualcosa, un tesoro
che tutti cercano.
Non è pietra preziosa
ne' scrigno d'oro:
si chiama semplicemente
LAVORO
Se poi al lavoro
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La Proloco di San Giuliano Terme, attenta alla promozione e alla valorizzazione dell'ambiente indice il concorso "il giardino e il terrazzo più bello" .....
di PAOLO NATALE
COSA FA LA POLITICA
GLI ELETTORI DI PD E 5 STELLE SONO LONTANI, E DIVERSI

5/2/2024 - 10:07

COSA FA LA POLITICA
GLI ELETTORI DI PD E 5 STELLE SONO LONTANI, E DIVERSI

Nel mio ultimo articolo sottolineavo come, in questi mesi, discutere sul tipo di coalizione da mettere in campo per essere sufficientemente competitivi con i partiti di governo, in vista delle prossime politiche (nel 2027!), appare prematuro.

E forse anche totalmente fuori luogo, quanto meno per due ordini di motivi, entrambi esiziali per una comune progettualità immediata.Il primo è il fatto che ognuna delle due forze maggiori (Pd e 5 stelle) tenderà alle europee a massimizzare i propri consensi, a scapito anche del possibile futuro alleato, il che significa sostanzialmente una sana competizione politica; il secondo riguarda invece la percezione diversa che sia i due elettorati che i suoi dirigenti hanno dell’Europa, degli impegni da prendere e in particolare degli aiuti per l’Ucraina, scelte in qualche modo non compatibili con l’ipotesi di alleanza programmatica.
 
Questo secondo punto è forse quello più rilevante, non soltanto per quanto concerne l’immagine che ne deriva in vista delle consultazioni europee, bensì soprattutto per il possibile processo di “unificazione” dell’elettorato di opposizione in vista di una alternativa al governo Meloni.

Già si continua ancor’oggi a discutere, tra mille evidenze, sulle diverse anime che popolano il Partito Democratico, tra gli ex-margherita e gli ex-Ds, tra la componente cattolica e quella laica, tornata prepotentemente evidente con l’affaire veneto, con l’astensione cioè di una consigliera regionale sulla legge sul fine vita.

Ma se le distanze tra i diversi dem paiono a volte piuttosto marcate, lo sono in maniera molto molto più profonda se compariamo il pensiero, le opinioni degli elettori del Pd con quello degli elettori dei 5 stelle. Una distanza così “incommensurabile” che diventa complicato pensare che questi due elettorati possano un giorno unirsi e identificarsi in scelte politiche e strategiche comuni, al di là della evidente comune alterità nei confronti dell’attuale maggioranza parlamentare. Sì, perché anche se sappiamo che per coalizzarsi non è indispensabile pensarla alla stessa maniera su tante cose (si vedano ad esempio le differenze tra i vari partiti di centro-destra), su alcune questioni di fondo e soprattutto sulla percezione che si ha del proprio (futuro) partner non è possibile avere sentimenti così contrastanti.

L’elettore medio pentastellato ha infatti un giudizio piuttosto insufficiente sia sul Pd (solo poco più di un quarto lo valuta positivamente) che su Elly Schlein, che invece va un pochino meglio, ma solo di una decina di punti (36% di giudizi positivi). Non molto migliore l’opinione dell’elettore Pd sul Movimento 5 stelle, con solo un terzo di valutazioni positive sulla forza politica che dovrebbe essere il futuro alleato di governo. Un deciso miglioramento, infine, nel giudizio sul leader pentastellato Giuseppe Conte, che peraltro si ferma comunque ad un 50% di voti positivi nei suoi confronti.Premesse come si vede non particolarmente rosee per impostare un discorso comune, un cosiddetto “campo largo” da contrapporre a Meloni & Co.

Se non c’è in generale un grande amore reciproco, anche le opinioni su alcuni temi-chiave appaiono spesso divergenti: la scelta dell’Europa e della sua moneta vede una distanza significativa di almeno 20 punti percentuali tra i due elettorati (la quasi totalità di chi vota Dem a favore di Euro ed UE, soltanto i due terzi tra chi vota M5s.

Sui temi internazionali, nei confronti di Ucraina, sul conflitto Palestinese-Israeliano, per la guida degli Usa (Biden-Trump) e i rapporti con gli stati europei, e perfino sui temi dell’immigrazione e della globalizzazione, per non citare il ben noto dissidio sullo smaltimento dei rifiuti, le posizioni dei due elettorati rispecchiano a grandi linee quelle dei rispettivi leader. Insomma, divergenze sia ai vertici che alla base decisamente inquietanti per un’ipotesi di futura alleanza.

L’unica nota positiva, forse, è legata al fatto che i due partiti sono votati da elettorati così distanti, sia nelle loro opinioni, come si è visto, sia per le loro caratteristiche socio-territoriali, che non c’è un forte rischio di sovrapposizione. Le loro percentuali si possono dunque facilmente sommare, e non si elidono a vicenda, come è invece accaduto negli ultimi anni per il centro-destra. Una piccola speranza per il loro futuro….
 
Università degli Studi di Milano


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7/2/2024 - 11:55

AUTORE:
Massimo

Come si evince dallo spiegone di elettore, dove dice e contraddice nello stesso paragrafo, la nostra salvezza sarà quella di votarsi a quello che tutto sa e tutto può.
Il piccolo scrivano fiorentino, che non è il generale sia chiaro, ma quello con tre palle.

7/2/2024 - 9:51

AUTORE:
Elettore

...dopo il fallimento del quinto governo Andreotti che durò cinque giorni (governo balneare).
Agnelli disse: L'Italia è un grande paese e va avanti anche senza governo e poteva ben dire ciò a dimostrazione che subito dopo guerra con la ricostituzione dei partiti democratici l'Italia dette grande dimostrazione con un governo di unità nazionale con De Gasperi, Nenni e Togliatti, come poi ha fatto con il Governo delle astensioni o con i tre goveni tecnici.
Dopo la fine dei partiti storici ecco il più ricco di tutti noi che in quattro balletti fa un non partito chiamandolo Forza Italia ma noi a differenza che nel ventennio che non si poteva votare per Antonio Gramsci (come ora in Russia per Navalni) potevamo votare per Occhetto (detto Locchetto) per la fregatura che prese dal più ricco oe furbo di tutti noi.
Poi se non bastasse di recente l'taliano medio-molto medio si è lasciato abbindolare da un comico di mezza tacca ed ancora metà di lorolì sono stati accileccoliti dall'avvocato "del popolo" con il rdc ed il 110% tutto a gradisse aleeee...
E la Elena detta Elly? capa del maggior partito di opposizione vista a tratti da Floris durante la pubblicità di San Remo era un piangere.
Un comico le faceva la parodia e lei? lei aveva il sorriso stampato in faccia come raccomandato dalla "normocromista" e...alla domanda ripetuta: si candida o no?
Risposta: io domani sarò davanti alla sede Rai per...mammamia che spavento prenderà Lameloni.
Che il creatore di tutti noi ce le mandi bone e...senza vento🥵

7/2/2024 - 8:20

AUTORE:
Massimo

Se elettore permette, sono i cittadini che votano a decidere da chi farsi governare. Ci piaccia o no in democrazia è così. Il mondo non è nostro, a decidere nei vari paesi sono chi ci vive, come in Italia. Noi possiamo fare il tifo, che serve a niente, gli altri decidono per se. Fra Trump, Biden, Putin e mettiamoci pure Bibi, il più pulito c'ha la rogna.

6/2/2024 - 19:43

AUTORE:
Elettore

Basti vedere la cosiddetta cinghia di trasmissione che un tempo era la CGIL nei confronti del PCI ed ora mi dicono che in CGIL ci son più leghisti che "compagni".
Nella "bassa breve" cioè i tera-tera c'è intesa dei "comunistichi" ed i seguaci del Conte e cosi con Salvini per la vicinanza al "compagno" Putin e infatti le democrazie sono in pericolo se i somiglianti non san decidere fra Biden e Trump e la resa dei popoli aggrediti.

Votavano PCI in 12 milioni e la frescata presa da sei milioni trasferiti nella Lega e nei 5* è stata una manna per le destre.
Il "povero" D'Alema prese una frescata per il partito di Bossi dicendo che la Lega era una costola della sinistra e così l'ideologo Bettini con il Conte una luce di sinistra....oimmena però🥵

Ha da passare la nottata, ma per la ripartenza bisogna prima toccare il fondo, e niente approcci abbarrocciati e ripartire da zero.
Quindi non ci può essere un governo- comunisti-leghisti-pentastellati.

6/2/2024 - 18:36

AUTORE:
Massimo

Secondo il mio modesto parere lei non ha, non può avere, una percezione della presunta distanza tra gli elettori del Pd e quelli dei 5Stelle. Aggiungeri a questi anche quelli dell'alleanza verdi/sinistra. Forse nel suo censo, nella sua classe sociale potrà anche essere così ma negli strati bassi e medi della società italiana la diversità è esigua. Più di maniera che reale. E più si andrà avanti con questa iniquità sociale, più i punti di contatto aumenteranno. Lo comunichi a chi pensa di essere " classe dirigente " per diritto elitario.