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Una serata di storie, sapori e voci.

Abbiamo scelto un gustoso menù vegetariano e un filo rosso di racconti: Silvia Belli condurrà l’incontro, presentandoci alcuni autori MdS; Daniela Bertini darà voce a brani tratti dai loro libri.

Con il biglietto è incluso un libro MdS a scelta dal catalogo: lo scegliete voi, al tavolo.

Mi dicono di non guardare certe trasmissioni e infatti .....
E invece elezione confermata, spiace.
. . . . visto che ormai va a votare meno della metà .....
. . . della destra, esasperando i propri elettori, .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Il dolore intimo,
intenso, straziante,
che paralizza,
quello totalizzante che
lacera l'anima e il corpo,
lo spirito e la mente,
che smarrisce, .....
Nessun colpevole, per quel povero ragazzo che si e tolto la vita a causa del bullismo, chi sapeva ha taciuto e non vuole responsabilita; dico questo .....
Comune di Vecchiano
Giorno del Ricordo: il Comune di Vecchiano intitola l'area a verde di Via delle Cave 'Alle Vittime delle Foibe'

8/2/2024 - 19:14

Giorno del Ricordo: il Comune di Vecchiano intitola l'area a verde di Via delle Cave 'Alle Vittime delle Foibe'. Appuntamento per lunedì 12 febbraio 

Vecchiano, 8 febbraio 2024 - Intitolazione 'Alle Vittime delle Foibe' dell'area a verde di Via delle Cave a Vecchiano: con questo evento il Comune di Vecchiano commemora il Giorno del Ricordo. 

L'evento si svolgerà lunedì 12 febbraio alle 16.30, e vedrà i saluti istituzionali del Sindaco Massimiliano Angori, dell'assessore alle Cultura Lorenzo Del Zoppo e della Presidente Anpi Vecchiano Renata Ridondelli

'Intitolare un luogo del nostro territorio in qualche modo ci fa appropriare della drammaticità di quella che fu la tragedia delle Foibe, e la rende attivamente parte del nostro presente e della Memoria storica', afferma il Sindaco Angori.

“Le proporzioni esatte della tragedia, ancora oggi, non hanno confini certi ma si stima che, nel periodo tra il 1943 e il 1947, gli esuli italiani costretti a lasciare le loro case siano stati almeno 250mila con circa 20mila vittime. Diverse migliaia tra queste, tra le 4mila e le 6mila, hanno perso la vita all’interno delle foibe: profonde cavità naturali tipiche delle aree carsiche, dove venivano abbandonati i corpi dei giustiziati. Alcune delle più tristemente famose sono quelle di Vines, in Istria, nelle quali vennero recuperati, nel 1943, 84 corpi, e il pozzo di Basovizza, nei pressi di Trieste - afferma ancora il primo cittadino - secondo le ricostruzioni, i condannati venivano legati l'uno all'altro con un lungo fil di ferro stretto ai polsi e disposti lungo gli argini delle foibe.

A quel punto, i membri delle milizie titine erano soliti sparare solo ad alcuni di loro, che una volta colpiti cadevano nelle grotte portandosi dietro l'intera fila. In molti sono morti tra crudeli sofferenze, dopo giorni ammassati sui cadaveri degli altri condannati. La violenza patita dagli esuli giuliani, istriani, fiumani e dalmati rappresenta un altro capitolo della nostra storia, che seguì l’occupazione nazifascista, facendo sì che per questi popoli si perpetrasse una scia di eventi tragici per lunghi e bui anni del secolo scorso”.

“Il Giorno del Ricordo vuole commemorare ‘la tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale’ come recita la legge istitutiva; dunque, si tratta di una giornata di riflessione per ricordare le vittime innocenti e celebrare il Trattato di pace di Parigi firmato proprio il 10 febbraio 1947.

Dobbiamo, quindi, ricordare la tragedia delle foibe e studiare quegli eventi a partire dalla loro collocazione storica: il nazionalismo della prima guerra mondiale, le violenze fasciste e naziste sulla popolazione slovena, il secondo conflitto mondiale con il tragico e criminale epilogo delle le foibe, e il successivo evolversi della guerra fredda in quei luoghi. Allora oggi, come istituzioni, in un periodo caratterizzato conflitti che si agitano intorno a noi, con le loro drammatiche conseguenze per le persone che li subiscono, abbiamo il dovere di rigettare con forza tutti i nazionalismi che sono sempre causa di violenze e di promuovere incessantemente ogni forma di cooperazione tra Stati e tra popoli con il fine di superare le ostilità e di perseguire la pacifica convivenza” aggiunge l'assessore alla Cultura, Lorenzo Del Zoppo.
Appuntamento dunque per lunedì 12 febbraio alle 16.30 presso l'area a verde di Via delle Cave.


Sara Rossi 
Portavoce del Sindaco di Vecchiano 























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15/10/2025 - 9:13

AUTORE:
SANDOKAN

SINDACO IN POMPA MAGNA CON ASSESSORE ALLA CULTURA E CON RAPPRESENTANTE DEI PARTIGIANI.
AL SOLITO.
NOMINA DEL LUOGO ALLE VITTIME DELLE FOIBE MA IL LUOGO CHE DOVREBBE ESSERE AL PATRIMONIO COMUNALE E' INVECE DEI PRIVATI.
BELLO.
AMMINISTRAZIONE CHE FUNZIONA.
E MENO MALE CHE C'E' UNA CONVENZIONE DOVE IL COMUNE DA OLTRE TRENT'ANNI AVREBBE DOVUTO ACQUISIRE L'AREA.
MA NON L'HA MAI FATTO!!!
NON FINISCE QUI!!!
AL PRIVATO CHIEDONO ANCHE IMU E TRIBUTI E CONTRIBUTI.
C'E' VOLUTO SANDOKAN PER ATTENZIONARE LE AMMINISTRAZIONI CHE PARE NON SI ACCORGANO DI NIENTE.
A LORO INTERESSA SOLO FESTEGGIARE.
PER I VOTI.
A MENO CHE NON SIANO MIOPI OLTRE MISURA!!!