L'analisi del nuovo articolo di Franco Gabbani si sposta questa volta nel mondo di un associazionismo antesignano, le confraternite, necessarie per togliere dall'isolamento e dal mutismo le popolazioni delle campagne, anche se basate esclusivamente sui pricipi della religione.
E d'altra parte, le confraternite, sia pur "laiche", erano sottoposte alla guida del parroco.Sono state comunque i primi strumenti non solo di carità per i più bisognosi, ma soprattutto le prime esperienze di protezione sociale verso contadini ed operai.
Per la prima volta dall’inizio della legislatura ieri maggioranza e opposizioni si sono parlate come si capisce in particolare da Palmerini sul Sole, Meli sul Corsera, Bei su Repubblica, Sorgi su La Stampa, D’Angelo su Avvenire, Fusani sul Riformista, Preziosi sul Domani (d’altronde stanno insieme in un luogo che si chiama Parlamento, cosa di cui spesso ci si dimentica) e non su un tema secondario: la politica estera, la collocazione internazionale dell’Italia.
Non si può che essere lieti su questa riscoperta di una responsabilità comune pur a partire dalla ovvia distinzione di ruoli. Sorge allora spontanea la domanda: perché non anche sull’importante manutenzione costituzionale in corso? Vi è stato un precedente importante, da ripetere su temi come questi : “un patto da riscrivere insieme”, così iniziava la Tesi 1 dell’Ulivo
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