Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
Questa volta non voglio scherzare su un animale “strano” o ritenuto tale, ma vedendo questa radice, che sembra essere un mostro, mi è venuto in mente il mitico “Moloch”.
Questo era il nome di una cornuta orrenda divinità pagana che i fenici, gli ebrei, gli egiziani, i cananei adoravano al punto di sacrificare la vita del loro primogenito in suo onore. La convinzione di questi popoli era che l’olocausto avrebbe offerto al bimbo la divinità e che questi sarebbe poi divenuto il protettore della famiglia.
Non riesco a non pensare alle brutalità fatte dai discendenti di tali popoli perpetrate il nefasto 7 ottobre e non riesco a dire niente perché già detto e perché mi tremano le mani e mi si appanna la vista.