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In questo nuovo articolo di Franco Gabbani viene trattato un argomento basilare per la società dell'epoca, la crescita culturale della popolazione e dei lavoratori, destinati nella stragrande maggioranza ad un completo analfabetismo, e, anzi, il progresso culturale, peraltro ancora a livelli infinitesimali, era totalmente avversato dalle classi governanti e abbienti, per le quali la popolazione delle campagne era destinata esclusivamente ai lavori agricoli, ed inoltre la cultura era vista come strumento rivoluzionario. 

Sei fuori tema. Ma sappiamo per chi parli. . .
. . . non so se sono in tema; ma però partito vuol .....
Quelle sono opinioni contrastanti, il sale della democrazia, .....
. . . non siamo sui canali Mediaset del dopodesinare .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Pensiero Prismatico
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San Giuliano Terme, 18 maggio
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Al cuore
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La Proloco di San Giuliano Terme, attenta alla promozione e alla valorizzazione dell'ambiente indice il concorso "il giardino e il terrazzo più bello" .....
di Andrea Paganelli
ALLA FINE È STATO ELIMINATO ANCHE LUI...

16/2/2024 - 20:08

ALLA FINE È STATO ELIMINATO ANCHE LUI...

In queste settimane si è dibattuto molto sulle condizioni carcerarie nei vari paesi, in Italia c'è stata una grande mobilitazione per il caso dell'Italiana Ilaria Salis detenuta in Ungheria, in condizioni non accettabili.
Oggi abbiamo avuto notizia della morte di Alexei Navalny. Qui fornisco (come mio solito) alcuni dati e poi ciascuno trarrà le proprie conclusioni...
Oltre ad una breve storia di Navalny, che espongo qui di seguito, ci tengo a ricordare, per chi l'avesse dimenticato (sempre riguardo alle condizioni carcerarie) che l'oppositore di Putin era già scampato ad un tentativo di avvelenamento, con una sostanza, il Novichok, sostanza frequentemente utilizzata da vari servizi segreti. Dopo l'avvelenamento scelse liberamente di rientrare in Russia, ben consapevole di ciò che l'avrebbe aspettato.

Anche per questo le sue condizioni di salute erano già molto precarie, e nonostante questo era stato mandato recentemente (per limitare le comunicazioni tra il carcere e l'esterno) a scontare gli oltre 30 anni di pena (per reati sostanzialmente di opinione) in un carcere "duro", di massima sicurezza, in Siberia e a 60 km a nord del circolo polare artico.
Un carcere non sufficientemente attrezzato per ospitare detenuti in precarie condizioni di salute, un luogo sperduto e fuori dal mondo, al punto che i suoi avvocati non hanno ancora potuto raggiungerlo.

Per chi non fosse informato, Navalny è stato fra i più noti oppositori del presidente della Russia, Vladimir Putin negli ultimi 20 anni.
Era a capo del partito "Russia del Futuro" e presidente di Coalizione Democratica (che unisce Russia del Futuro, RPR-Parnas e Scelta Civica), formazione in precedenza co-presieduta con Boris Nemcov, MORTO ASSASSINATO nel febbraio 2015. È stato fondatore della Fondazione Anti-corruzione.

Di posizioni nazionaliste e liberali, dichiaratosi in passato addirittura a favore della possibilità di ricondurre Ucraina e Bielorussia sotto l'influenza russa (ovviamente non con una guerra), Navalny si era dichiarato favorevole anche alla legalizzazione dei matrimoni omosessuali nel Paese, attirandosi così anche le ire della chiesa ortodossa russa, che tiene mano al regime.

Nell'agosto 2020 venne ricoverato in gravi condizioni dopo essere stato avvelenato.
Secondo il suo staff l'avvelenamento sarebbe avvenuto tramite l'agente nervino Novichok.
Tuttavia gli avvocati non poterono esibire prove, perché nella sua cartella clinica non si riuscì a trovare un dato fondamentale, l’analisi sul livello della colinesterasi, che avrebbe appunto provato l’avvelenamento da organofosfati come il Novichok.
Questo introduce qualche altro dubbio su che cosa troveranno i suoi avvocati quando riusciranno a raggiungere quello sperduto luogo nell'Artico.

Ho raggruppato queste poche notizie per ricordarle a tutti coloro che si occupano, anche in questi giorni, delle condizioni carcerarie nei vari paesi, sempre che non abbiano la cosiddetta "doppia morale"...
R.I.P.

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