Nei suoi numerosi articoli sulla storia del territorio, Franco Gabbani ha finora preso come riferimento, personaggi o avvenimenti storici, inquadrandoli nella cornice degli usi e delle norme dell'epoca.
Questa volta prende spunto da situazioni e argomenti curiosi, spigolature come le chiama.
Al di là dei fatti precisi, quello che colpisce particolarmente, è il linguaggio usato nei documenti, non solo formale e involuto, come da sempre ci ha abituato la burocrazia, ma spesso anche di difficile comprensione, esplicitando l'evoluzione continua della lingua e dei termini.
Le perplessità di Vecchiano Civica sul Piano Strutturale
“solo un'ora per parlare delle quasi 500 pagine di documentazione”
Che il territorio vecchianese fosse un laboratorio politico quasi permanente e di rilevanza provinciale e forse regionale tutti noi lo avevamo compreso pienamente e ormai era cosa nota anche alla popolazione intera avendo in questi mesi potuto apprezzare il gran dibattito acceso su temi importanti di partecipazione, come la reintroduzione delle commissioni consiliari, lo sviluppo del territorio, la caserma a chilometri zero in progettazione a meno di un chilometro da una già esistente, sulle tempistiche delle convocazioni consiliari con tempi molto lunghi.
Oggi invece si passa da un estremo all'altro, ovvero è stato convocato un consiglio comunale per il giorno 20 febbraio ed uno successivo per il giorno 22 febbraio. Un evento straordinario ed una quasi inversione di rotta rispetto alle tempistiche precedenti, con due consigli a solo due giorni di distanza l'uno dall'altro, con una convocazione di una commissione consiliare della durata di solo un'ora. La sorpresa più grande è l'aver convocato per il giorno lunedì 19 febbraio la commissione appena citata – con inizio dalle ore 14 e conclusione entro le ore 15 – si legge dalla convocazione, per discutere di uno straordinario argomento che consta di moltissime pagine di documentazione, elaborati grafici, tavole tecniche e rimandi a collegamenti esterni che riguardano l’intero territorio comunale da discutere e votare nel consiglio, proprio quello del 22 febbraio, con il quale verrà integrato l’avvio del procedimento per la formazione del Piano Strutturale e del POC – piano operativo comunale – che sostituisce il vecchio regolamento urbanistico, un tempo chiamato piano regolatore.
Uno strumento importantissimo ed estremamente complesso. Con molta obbiettività riteniamo che con solo un’ora di dibattito intenso sia difficile analizzare un documento così complesso che parlerà del futuro del nostro territorio e questa situazione ci lascia perplessi. Ciò che porterà al futuro di Vecchiano dovrebbe essere analizzato con molta attenzione e dovremmo studiare tutta la documentazione in così poco tempo e il tutto nell’interesse della cittadinanza. Per questo motivo, per la oggettiva e obiettiva impossibilità di studiare ciò che ci è stato fornito, nell’interesse di tutta la cittadinanza di Vecchiano, di qualsiasi colore o estrazione politica, abbiamo chiesto nel consiglio comunale del 20 febbraio il rinvio del voto del consiglio del 22 e se ciò non venisse attuato nel prossimo consiglio chiederemo una questione pregiudiziale alla votazione con rinvio del voto a data successiva, anche gli organi di controllo amministrativo del Comune stesso: non conosciamo in tutta la Provincia casi politici simili, ovvero una ora sola di tempo per affrontare in commissione l'avvio del Piano Strutturale.
Roberto Sbragia Capogruppo Vecchiano Civica.