Con questo articolo termina la seconda serie di interventi di Franco Gabbani, attraverso i quali sono state esaminate e rivitalizzate storie e vicende del nostro territorio lungo tutto il secolo del 1800, spaziando tra fine '700 e inizi del '900 su accadimenti storici e vite di personaggi, che hanno inciso fortemente oppure sono state semplici testimonianze del vivere civile di quei tempi. Il ricercare informazioni e documenti ha richiesto un grandissimo impegno per Franco, ricompensato dall'interesse dimostrato dai lettori, decisamente significativo.
Jannik Sinner Fan Club ·
Potrebbe sembrare un'esagerazione, e di sicuro lo sembrera' a chi non adora e ama visceralmente il tennis, e a chi non ammira ed ama questo straordinario fuoriclasse, e le meraviglie che compie, con o senza racchetta in mano.
Ma ormai, piu' che giorni pari e giorni dispari, piu' che giorni feriali o festivi, piuttosto che di tutto sole o pieni di pioggia, io li distinguo e li differenzio in giorni con Jannik in campo e non.
Si, quelli in cui senti la melodia e la sinfonia unica della sua racchetta che risuona dentro le nostre case anche alle tre del mattino. Quelli in cui puoi ammirare la nostra lince che corre e rincorre in ogni angolo del campo in quei suoi recuperi pazzeschi quasi al limite della fisica, quando spesso ti fa giocare quattro o cinque volte il famoso colpo in piu', quello che sbagli. Quelli in cui ti fa lui correre e rincorrere a mo' di tergicristallo a destra e sinistra del campo per poi piazzare il suo vincente, con annesso buco in terra.
Quei giorni in cui puoi osservare ed ammirare, oltre alle sue magie, la sua grande generosita' e la sua integerrima lealta' e sportivita'.
E infine quel suo sorriso, a fine partita. Quel sorriso cosi' gentile e sincero, e lucente e radioso al tempo stesso, che da solo e' emozione pura, e che a volte ti fa quasi scendere le lacrime.
Quel sorriso, speciale, che da solo vale il prezzo del biglietto.
Grazie Jannik. Di esistere.