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Oggi è deceduto Oliviero Toscani.
Era ricoverato presso l'ospedale di Cecina per l'aggravarsi della sua malattia, l'amiloidosi, malattia rara e incurabile.Rimane la sua opera rivoluzionaria nel mondo della fotografia.
Lo ricordiamo con le parole di Paola Gavia, che ha avuto il privilegio di conoscerlo e di essere fotografata da lui per una campagna mondiale

Data per certa la disparità di trattamento mediatico .....
C'è un «caso Toti» nel Pd dal quale la segretaria .....
. . . avevo risposto al tuo " apprezzamento" poi ho .....
da uno che evidentemente si considera un Pico della .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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di - Maestra Antonella
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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Non appena ci salutano le feste del Natale
lasciando una scia di pandori e dolciumi,
panettoni e e frutta secca a fiumi
Ecco affacciarsi ovunque
zeppole, .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
Le emozioni letterarie di Lily.

4/3/2024 - 19:00



"Mio padre ha voluto uccidere mia madre una domenica di giugno, nel primo pomeriggio...Nella cantina mal illuminata mio padre teneva mia madre stringendola per una spalla, forse per il collo. Nell'altra brandiva la roncola di legno ...poi siamo tutti e tre in cucina. Piango senza riuscire a smettere. Mio padre ripete: tu che piangi a fare, a te mica ho fatto niente...Mia madre dice: è passato. Non se ne é parlato più."
"La vergogna", Annie Ernaux
Prendo a prestito una scena narrata nel libro di Annie Ernaux e la decontestualizzo usandola, perchè potente ed efficace, per parlare di violenza di genere. La madre di Annie aveva un carattere forte e impositivo, il padre ne era naturalmente frustrato. Ad un certo punto ha avuto un raptus, che in realtà non esiste. Il gesto di volerla uccidere era dentro di lui da tempo, covato e nutrito di rancore e rabbia. Con questo si spiega ma non è giustificato il gesto di tentare o uccidere. Le persone adulte dovrebbero saper gestire le proprie frustrazioni.

È un passaggio evolutivo importante nello sviluppo cognitivo ed emotivo infantile...E allora perchè molti uomini non sanno farlo e usano la violenza nei confronti delle donne? Semplicemente perchè un certo tipo di stereotipo sociale li fa sentire e quindi apparire, le due cose sono purtroppo collegate, sminuiti nella loro virilità e personalità quando non riescono a controllare le loro donne. Il controllo può essere fisico emotivo culturale. È un retaggio atavico, il bisogno   di predominio e sottomissione. Lo stupro che ne può conseguire non è solo violenza sul corpo di una donna ma anche sulla sua autostima, indipendenza, scelta. Cerca di uccidere e cancellare il tuo esistere quando non dipende più da lui.

Basterebbe che fossero capaci di farsi aiutare.

Basterebbe che la società delle donne e degli uomini fosse capace di metterlo in piedi e di farlo camminare questo sistema di aiuto. Lo facesse correre...imparando ad usare le parole giuste al posto dei pugni. Il femminile deve d' altra parte imparare a volersi bene, lasciandosi alle spalle l'idea che il sacrificio le appartenga. Riappropriarsi della propria indipendenza, economica ed emotiva. Tenere sempre uno spazio intimo privato. Inaccessibile se non a te stessa. Da cui ripartire in ogni caso. Non mi ucciderai per sempre...forse non sarà domani ma ti assicuro che non lo farai per sempre.

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