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Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.

Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.

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AlterEgo Fiere
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Cooperativa Teatro del Popolo- Miglarino
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•Governo Renzi
Presidente Mattarella
•Governo .....
Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Raccontino di Giancarlo Montin
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Non avrei mai voluto vederti così
Ma è inevitabile
Chiudo gli occhi per non guardare
Ma quella livida rigidità
appare scompare riappare
Io ti .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
Le emozioni letterarie di Lily.

4/3/2024 - 19:00



"Mio padre ha voluto uccidere mia madre una domenica di giugno, nel primo pomeriggio...Nella cantina mal illuminata mio padre teneva mia madre stringendola per una spalla, forse per il collo. Nell'altra brandiva la roncola di legno ...poi siamo tutti e tre in cucina. Piango senza riuscire a smettere. Mio padre ripete: tu che piangi a fare, a te mica ho fatto niente...Mia madre dice: è passato. Non se ne é parlato più."
"La vergogna", Annie Ernaux
Prendo a prestito una scena narrata nel libro di Annie Ernaux e la decontestualizzo usandola, perchè potente ed efficace, per parlare di violenza di genere. La madre di Annie aveva un carattere forte e impositivo, il padre ne era naturalmente frustrato. Ad un certo punto ha avuto un raptus, che in realtà non esiste. Il gesto di volerla uccidere era dentro di lui da tempo, covato e nutrito di rancore e rabbia. Con questo si spiega ma non è giustificato il gesto di tentare o uccidere. Le persone adulte dovrebbero saper gestire le proprie frustrazioni.

È un passaggio evolutivo importante nello sviluppo cognitivo ed emotivo infantile...E allora perchè molti uomini non sanno farlo e usano la violenza nei confronti delle donne? Semplicemente perchè un certo tipo di stereotipo sociale li fa sentire e quindi apparire, le due cose sono purtroppo collegate, sminuiti nella loro virilità e personalità quando non riescono a controllare le loro donne. Il controllo può essere fisico emotivo culturale. È un retaggio atavico, il bisogno   di predominio e sottomissione. Lo stupro che ne può conseguire non è solo violenza sul corpo di una donna ma anche sulla sua autostima, indipendenza, scelta. Cerca di uccidere e cancellare il tuo esistere quando non dipende più da lui.

Basterebbe che fossero capaci di farsi aiutare.

Basterebbe che la società delle donne e degli uomini fosse capace di metterlo in piedi e di farlo camminare questo sistema di aiuto. Lo facesse correre...imparando ad usare le parole giuste al posto dei pugni. Il femminile deve d' altra parte imparare a volersi bene, lasciandosi alle spalle l'idea che il sacrificio le appartenga. Riappropriarsi della propria indipendenza, economica ed emotiva. Tenere sempre uno spazio intimo privato. Inaccessibile se non a te stessa. Da cui ripartire in ogni caso. Non mi ucciderai per sempre...forse non sarà domani ma ti assicuro che non lo farai per sempre.

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