È possibile dipingere il silenzio?Questa è la domanda che si poneva la nuova mostra di Gavia al Real Collegio di Lucca, cercando una risposta nelle immagini dipinte.
E la mostra ha rappresentato quello che l'artista stessa ama, uno spazio di incontro e di condivisione di un senso comune all’interno di una situazione pittorica, materiale e artistica ma anche in particolare il luogo dove possa emergere una realtà di emozioni che attingano dentro ogni nostra sensibilità intima e “silenziosa”.
L’Associazione il Gabbiano continua ad andare in scena con la sua ultima produzione, lo spettacolo ITALIA DONATI – ALLA RICERCA DELLA QUIETE.
Dopo il debutto, apprezzatissimo, al Circolo il Fortino, lo spettacolo ha fatto tappa a Bientina, al teatro Don Bosco, poi a Vaiano (PO) nella suggestiva Badia di San Salvatore, poi a Marti al Circolo Arci ( sabato sera segnato dal sold out!) e domenica 10 marzo chiude questo giro apprezzatissimo di repliche al Circolo casa del Popolo La Pieve di Calci.
Uno spettacolo che pur raccontando una storia lontana è ancora, purtroppo molto attuale nei contenuti e nella denuncia. Una storia di una donna, una storia con una conclusione tragica.
A Porciano, nel 1886, una giovane maestra di nome Italia Donati si tolse la vita gettandosi nella gora di un mulino. La triste storia di Italia divenne, nei mesi successivi, un caso nazionale, in grado di suscitare pietà e orrore nell’opinione pubblica, ma anche di dare vita alle prime rivendicazioni sulle condizioni delle donne nel mondo del lavoro.
Italia era una giovane di umili origine, nata a Cintolese, in Toscana. La sua intelligenza viva e curiosa fu immediatamente notata dai suoi maestri, che convinsero la famiglia a farle proseguire gli studi, nonostante le difficoltà economiche. Ottenne così la patente di maestra e, nel 1883, il primo incarico, nel comune di Porciano.
Ma la nuova opportunità si trasformò presto in un incubo. Com’era consuetudine, si sottopose immediatamente al giudizio del sindaco del paese, Raffaello Torrigiani. Il primo cittadino era noto nel circondario come un dongiovanni, come lo si definiva allora; un molestatore, come lo chiameremmo noi.
Perché Torrigiani sembrava essere abituato a sfruttare il proprio potere per minacciare le sfortunate maestre che gli resistevano. Così era accaduto all’insegnante precedente, costretta a lasciare il posto; così accadde a Italia. Il sindaco fece immediatamente pressioni affinché la ragazza si trasferisse da lui, piuttosto che prendere un alloggio autonomo.
Questa locazione, insieme alla voci messe in giro dallo stesso Torrigiani a scopo di vanto, le attirarono presto i lazzi e le maldicenze dell’intera comunità.
Così la povera Italia si trovò presa tra due fuochi: da un lato, le molestie del sindaco, dall’altro, il disprezzo e le aggressioni dei cittadini “per bene”.
La conseguenza, alla fine, fu il suicidio di Italia Donati: nel proprio biglietto di addio, si preoccupava di dimostrare la propria “innocenza”, e si dichiarava convinta che il suo suicidio avrebbe ripristinato l’onore familiare.
Un gesto che non ci suona nuovo, se pensiamo a quante donne, anche in tempi più recenti, siano state letteralmente distrutte da accuse simili; o anche a quante donne subiscano quotidianamente comportamenti inopportuni, se non addirittura esplicitamente violenti, sul posto di lavoro. In questo, la storia di Italia ci ricorda che, purtroppo, ancora qualcosa deve cambiare.
In scena, Massimo Canneti, che è anche autore del testo e la ‘nostra’ Daniela Bertini che in questo lavoro teatrale interpreta i diversi personaggi femminili, dalla contadina pettegola alla perpetua, dalla giovane amante del sindaco alla matta del paese…
La regia è affidata a Mike Ricci, inoltre Arianna Priami, attrice dell’Associazione Il Gabbiano, presta la sua voce proprio a Italia Donati e Alessandro Braccini si occupa della fonica e delle luci di scena.
‘’ITALIA DONATI . ALLA RICERCA DELLA QUIETE’’
Testi originali di Massimo Canneti
Rielaborazione drammaturgica Daniela Bertini e Massimo Canneti
Con Daniela Bertini e Massimo Canneti
Voce fuori campo di Arianna Priami
Fonica/Luci Alessandro Braccini
Regia di Mike Ricci
Domenica 10 marzo h 21.15
CIRCOLO ARCI LA PIEVE Via roma 15
CALCI
Ingresso libero (riservato soci Arci)
Fino ad esaurimento posti