Oggi è deceduto Oliviero Toscani.
Era ricoverato presso l'ospedale di Cecina per l'aggravarsi della sua malattia, l'amiloidosi, malattia rara e incurabile.Rimane la sua opera rivoluzionaria nel mondo della fotografia.
Lo ricordiamo con le parole di Paola Gavia, che ha avuto il privilegio di conoscerlo e di essere fotografata da lui per una campagna mondiale
Gestione dell'ordine pubblico durante le manifestazioni studentesche del 23 febbraio scorso:approvati due documenti dal Consiglio provinciale di Pisa e dal Consiglio Comunale di Vecchiano
Pisa, 11 marzo 2024 - "Il Consigliere di Forza Italia Roberto Sbragia esprime il proprio voto sui fatti del 23 febbraio scorso di Via San Frediano a Pisa, e quindi di supporto al diritto di manifestare di studentesse e studenti, in base alla sede politica in cui si approvano le mozioni. Così si spiega il duplice atteggiamento che lo ha visto a Pisa, in sede di Consiglio provinciale, abbandonare l'aula e a Vecchiano votare un ordine del giorno presentato da Insieme per Vecchiano, quando in votazione c'era sempre lo stesso argomento: la gestione dell'ordine pubblico in merito alle manifestazioni studenresche", con queste parole il Presidente della Provincia di Pisa, Massimiliano Angori.
"L'ente provinciale ha, infatti, approvato a maggioranza suddetto ordine del giorno, che condanna in maniera ferma la gestione dell’ordine pubblico a Pisa e Firenze di venerdì 23 febbraio, ritenendo del tutto sproporzionata la reazione di alcuni elementi delle forze dell’ordine presenti nei confronti delle studentesse e degli studenti partecipanti alle manifestazioni. Attraverso tale documento, così come con l'ordine del giorno approvato all'unanimità anche a Vecchiano, esprimiamo
solidarietà a tutti gli studenti, professori e cittadini che manifestavano pacificamente e che sono stati coinvolti nelle cariche e sono stati colpiti.
Non è accettabile, ed è ingiustificabile reprimere con la violenza, e di quel tipo, una manifestazione studentesca.
In questo senso, subito dopo i drammatici eventi ho chiesto al Prefetto di Pisa la convocazione di un Comitato provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica.
Seppure nella ferma condanna dell'evento, infatti, ritengo che un errore di singoli non possa appannare il ruolo e la visione che i cittadini e le cittadine hanno diritto di avere delle istituzioni tutte.
Le persone, e tanto più i giovani e le giovani, i ragazzi e le ragazze, il nostro futuro insomma, hanno diritto a istituzioni che rappresentino lo Stato in tutte le sue migliori accezioni, e per questo, noi stessi rappresentanti delle istituzioni, siamo chiamati, anche e soprattutto dopo i drammatici fatti del 23 febbraio, a riflettere per quello che dobbiamo fare operativamente affinché lo Stato sia davvero uno Stato di diritto.
La Provincia di Pisa continuerà a lavorare in questo senso, sia attraverso l'espletamento delle proprie competenze, sia attraverso una opera di confronto e dialogo attivo istituzionale in tutte le sedi opportune, nel rispetto del ruolo delle forze dell'ordine, che comunque devono rappresentare sempre e comunque anch'esse lo Stato a fianco dei cittadini e delle cittadine, in qualsiasi contesto legale e democratico, come previsto anche dalla nostra Costituzione", aggiunge Angori.
"Ringrazio il Presidente della Provincia di Pisa per essere intervenuto subito il giorno stesso con un comunicato di vicinanza agli studenti , e di aver portato in Consiglio un ordine del giorno di cui sono prima firmataria in cui chiediamo impegni precisi, tra cui attivarsi nei confronti del Prefetto di Pisa e per suo tramite con il Governo e il Ministero dell’Interno, affinché sia fatta in tempi rapidi chiarezza e accertati le responsabilità in merito alla gestione dell’ordine pubblico in occasione delle manifestazioni di studenti a Pisa e Firenze.
I consiglieri di minoranza hanno lasciato il consiglio al momento della votazione: un atto gravissimo di mancato rispetto istituzionale, tanto più in relazione all'argomento trattato, la libertà di manifestare di studenti e studentesse", conclude la Consigliera Provinciale Maria Antonietta Scognamiglio, prima firmataria del documento.