Il nuovo articolo di Franco Gabbani non riguarda un personaggio o un evento in particolare, ma esamina un aspetto sociale e lavorativo che, presente da molti secoli, ebbe grande sviluppo nell'800 ( fino all'inizio del '900), ma che fortunatamente terminò relativamente presto, grazie agli sviluppi economici e scientifici.
Si tratta del baliatico, un'attività spesso vista benevolmente, ma che è stata definita "calamità occupazionale"
Da dodici anni il Circolo il Fortino e la Condotta pisana di Slow Food organizzano Marina Slow, una festa popolare di strada, non a caso in corrispondenza della fine dell'estate, quando il clima, i colori, gli odori, si fanno meno aggressivi, più disposti al gusto e al sapore.
Il cemento che tiene insieme questa collaborazione sta nel valore riconosciuto alla convivialità, il piacere di stare insieme a tavola con gli altri.
La convivialità intesa come condivisione del cibo , favorisce il dialogo, la riflessione, il piacere della socialità intesa come relazione.
Dedicarsi a un pranzo o una cena significa un modo di vivere che da valore ai rapporti, al tempo dedicato all'altro, al buono e al bello delle esperienze sensoriali.
Gli organizzatori puntano a reagire alla frenesia della modernità del mangiare e al conseguente appiattimento dei sapori, contrapponendogli la ricchezza e gli aromi delle cucine locali, e una diversa idea del tempo e della velocità.
Ma non c'è buona convivialità se non c'è un buon cibo, se non viene accordata la giusta attenzione al mangiare come un modo di essere, uno dei volti del territorio e della sua storia.
Là dove perde questo carattere, la ristorazione perde anche qualità e non aggiunge niente alla attrattività del territorio e non è in grado di dire niente agli ospiti e ai visitatori.
Le due associazioni organizzano un breve programma di convivialità, articolato in tre incontri, che hanno chiamato I VENERDI CON LA CONDOTTA: verso Marina Slow 2024, a tavola con il Fortino e Slow Food per conoscere il territorio attraverso i suoi prodotti .
Tre serate in cui si presenteranno dei piatti, insieme con le materie prime del territorio o comunque tipiche, illustrate dai loro produttori e da esperti gastronomi o sommelieri.
Ogni serata si chiuderò con un concerto. Si comincia venerdi 22 marzo, protagonisti l'olio extravergine di oliva del nostro territorio (Gli eroi degli Ulivi) , con guida all'assaggio, il cavolo nero, i fagiolo zolfino, il gelato all'olio di oliva (gelateria artigianale Rufus).
Alle 22 "Canti d'amore non convenzionale" spettacolo musicale con Igor Santini accompagnato alla viola da Martina Calvano .
Queste attività del programma sono rivolte esclusivamente ai soci Arci ed è necessaria la prenotazione (050 36195)
Nel futuro del programma c'è l'idea di un coinvolgimento anche dei ristoratori del litorale, alcuni dei quali stanno già collaborando a mettere a punto i menu e l'articolazione complessiva del percorso verso Marina Slow 2024.