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Oggi è deceduto Oliviero Toscani.
Era ricoverato presso l'ospedale di Cecina per l'aggravarsi della sua malattia, l'amiloidosi, malattia rara e incurabile.Rimane la sua opera rivoluzionaria nel mondo della fotografia.
Lo ricordiamo con le parole di Paola Gavia, che ha avuto il privilegio di conoscerlo e di essere fotografata da lui per una campagna mondiale

Data per certa la disparità di trattamento mediatico .....
C'è un «caso Toti» nel Pd dal quale la segretaria .....
. . . avevo risposto al tuo " apprezzamento" poi ho .....
da uno che evidentemente si considera un Pico della .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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di - Maestra Antonella
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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Non appena ci salutano le feste del Natale
lasciando una scia di pandori e dolciumi,
panettoni e e frutta secca a fiumi
Ecco affacciarsi ovunque
zeppole, .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
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La pittrice Gavia espone i suoi dipinti su seta presso l'Antico Caffè Di Simo, Lucca, 26-28 aprile

25/3/2024 - 18:36

 
La pittrice Gavia espone i suoi dipinti su seta, come gioielli in uno scrigno prezioso : L'ANTICO CAFFÈ DI SIMO  a Lucca.


Nei giorni 26-27-28 aprile verranno presentati manufatti in seta dipinta: Kimoni, stole e opere pittoriche tutte legate a temi pucciniani , alcune già esposte alla Fondazione Puccini Festival.
Lo storico Caffè di Simo, un luogo  iconico nel cuore  di Lucca  in via Fillungo riapre, per tre mesi, dopo una decennale  chiusura, nel fine settimana per ospitare eventi, conferenze, incontri per il Centenario  di Puccini.


Il Caffè  di Simo inizia la sua  storia nel 1946, è luogo amato dagli artisti e intellettuali. Frequentato da Giacomo Puccini,   Alfredo Catalani,  Pietro Mascagni, Giosuè Carducci, Giuseppe Ungaretti ,Giovanni Pascoli, Enrico Pea, Lorenzo Viani, come ricorda Alessandro Adami, presidente della Fondazione Giovanni Pascoli:
“Il Caffè Di Simo, già Caffè Caselli, a cavallo tra ‘800 e ‘900 divenne un punto di riferimento per gli intellettuali e gli artisti cittadini, su spinta dell’allora proprietario Alfredo Caselli, mecenate e amante della cultura. All’epoca nelle sue stanze si ritrovavano personaggi come Giacomo Puccini, Giovanni Pascoli, Alfredo Catalani, Plinio Nomellini, Libero Andreotti e molti altri.
Da anni la Fondazione Pascoli promuove il ricordo di Alfredo Caselli, protagonista della sua epoca, soggetto straordinario e innovativo, che tanto ha significato per la cultura pascoliana.

Caselli per il poeta fu amico e uomo di fiducia, un rapporto testimoniato da un corposo scambio epistolare, oggi conservato tra l’Archivio di Castelvecchio Pascoli e la Biblioteca Statale di Lucca; un carteggio fondamentale per approfondire la biografia e l’opera pascoliana”.
 
 Il maestro Veronesi, presidente delle Celebrazioni precisa che, oltre a personalità istituzionali di primaria importanza, arriveranno artisti e personalità  di rilevanza internazionale per testimoniare l'importanza di questa riapertura.
 
Per ricordare l’amicizia che legò i due personaggi, la Fondazione Pascoli ha voluto celebrare la riapertura del Caffè realizzando un manifesto che raffigura Pascoli e Caselli, con a corredo i primi versi dell’ode dedicata dal poeta all’amico lucchese.
Il manifesto, su grafica di Caterina Salvi, è stato realizzato in collaborazione con il prof. Umberto Sereni che quest’anno supporterà la Fondazione nel promuovere eventi ed attività in ricordo di Giacomo Puccini ed Alfredo Caselli.

 

Nella foto ( Concept Art Work di Fabrizio Gatta) alcuni costumi della Fondazione Cerratelli con il mantello di Turandot indossato dalla pittrice Gavia. 
 
 
 

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