Con questo articolo termina la seconda serie di interventi di Franco Gabbani, attraverso i quali sono state esaminate e rivitalizzate storie e vicende del nostro territorio lungo tutto il secolo del 1800, spaziando tra fine '700 e inizi del '900 su accadimenti storici e vite di personaggi, che hanno inciso fortemente oppure sono state semplici testimonianze del vivere civile di quei tempi. Il ricercare informazioni e documenti ha richiesto un grandissimo impegno per Franco, ricompensato dall'interesse dimostrato dai lettori, decisamente significativo.
DECALOGO DELLA BISTECCA ALLA FIORENTINA
1- Sotto le 3 dita, l’è una braciola. La mono porzione la ‘unn’esiste.
2- La Bistecca l’è a T, filetto e controfiletto, altrimenti la si chiama costata.
3- Deve essere ben frollata, bella scura…oh seguitate a comprare quei troiai anemici.
4- Deve cocere sulla brace ardente, no sulla griglietta da sopravvivenza che vu usate a i’ campeggio a Donoratico.
5- La ‘un va marinata prima, l’è da americani, ne lavata, l’è belle pulita.
6- Prima di cocella la deve stare a temperatura ambiente, ‘un deve essere diaccia di frigo, ‘unn’è mica una birra.
7- Gli si fa fare un 5 e 5 da parte a parte, a regola d’arte. Poi sull’osso. Cottura a i’ sangue, ogni variante l’è sacrilegio e tradimento.
8- ‘Un si buca colla forchetta, la perde i’ succo.
9- I’ limone l’è per i’ pesce.
10- Aprite una bella boccia di rosso, ‘un vorrete mica godere per metà. L’è come la differenza tra fare all’amore e stare a guardare. Godetevela l’è un piatto vittorioso.
Le tradizioni vanno rispettate…per il resto avete a festeggiare Halloween.