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Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.

Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.

Pas - Marina di Vecchiano
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Cooperativa Teatro del Popolo- Miglarino
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Massimiliano Angori, Presidente
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X non dimenticare £1936, 27=1€
Grazie a Prodi .....
•Governo Renzi
Presidente Mattarella
•Governo .....
Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Raccontino di Giancarlo Montin
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Magnifico salvifico silenzio
È il primo maggio, uno splendore
Grazie all'esodo di tutte le persone
che lontane da casa
vivon la percezione
di fruire .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
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Terzo aprilante

3/4/2024 - 9:03

 
Il capriccio delle stagioni è sempre stato il nemico del contadino; il sudore di un anno poteva, in poche ore, risultare inutile per una grandinata.
Per questo il contadino ha cercato di ridurre al minimo i danni provocati dal mutamento del tempo facendo previsioni basate su un miscuglio di verità, di esperienze e superstizioni provenienti dalla notte dei tempi.

A parte i “calendi” che si facevano i primi dodici giorni dell’anno che avrebbero condizionato il tempo dei dodici mesi, ma il contadino (scarpe grosse e cervello fino) aggiustava: se S. Paolo (25 gennaio) è scuro dei calendi non me ne curo!
 Così come il 2 febbraio, la candelora: “per la candelora se piove o se gragnola, dall’inverno siamo fora e se sole o solicello siamo invece in mezzo al verno”. Ora si sono dimenticate certe “previsioni” a parte la stranota “se  piove il terzo aprilante quaranta dì durante” o al tramonto: “aria rossa o piscia o soffia” o sulla luna: “cerchio vicino acqua lontana e cerchio lontano acqua vicina”.
Io mi attengo di più quelle sperimentate, da me coniate e dichiarate quindi veritiere: “se non è marzo sarà aprile, ma di spugnole ne fai un barile!”
Se poi qualcuno le chiama morchelle, spugnini, spugnette o spunghini è lo stesso.
Un consiglio: lavatele bene bene perché son come me: “ni garba la rena!”

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5/4/2024 - 0:04

AUTORE:
Bruno del Baglini, "anche amico" di Bruno Cetto

...come le chiamavano Mattone, lo Scarpaio (Danilo del Bargana) e Antenore, per me sono in assoluto uno dei migliori funghi per farci il risotto o friggere.
La prima volta che Mattone e lo Scarpaio mi portarono con loro nSan Rossore, loro le vedevano mentre io non avendole mai viste mi nsegnarono a volgere l'occhio dove probabilmente nascevano e li sulla punta di San Rossore erano nere e piccoline, loro ne trovarono 30 a testa ed io 3.
Poi 40 anni fa il capostazione di Torre del Lago mi insegnò dove nascevano quelle gialle sulle dune vicino al mare, ma purtroppo negli anni sempre meno se ne trovano per non dire niente.
Dopo averle conosciute ne trovai un gruppetto vicino al pollaio di Giovanni di Batone e nel canneto sul Serchio e soprattutto sotto le grosse piante d'olmo anche sulla Via dei Soldati; erano 18 tutte insieme di quelle gialle.
Segnai la pianta d'olmo per l'anno dopo ma niente piu.
Il periodo degli spunghini è ntorno Pasqua ma ora, dopo 30 anni che non ne trovo "guasi punti" dico a Sandra: vado a caminà lungo la via del Balipedio e l'intenzione come sempre e di guardare dove li trovai, anche tutti renosi ma un cottarello c'erano, ora nisba😒

4/4/2024 - 23:26

AUTORE:
Dina

Proprio oggi ho visto un filmato di cercatori di morchelle nei boschi in alta Italia, le facevano vedere da vicino dicendo che sono funghi pregiati, tra i più costosi: quelli secchi che importiamo dall'estero vanno da 700 fino a mille euro al chilo e quelli freschi da 70 a cento euro al chilo...da come ne parlavano sembravano entusiati di poterci fare una succulenta pastasciuttata e non hanno fatto menzione della rena di cui tu ci parli...dipende forse dall'habitat in cui nascono, e quelli erano nel sottobosco abbastanza vicino a un fiumiciattolo...variavano però il colore dei cappelli spugnosi...

3/4/2024 - 12:22

AUTORE:
Lomè

Mi spiace ma io sto dalla parte del tempo anche se è capriccioso imprevedibile inafferrabile...vogliamo programmare e pianificare tutto, imbrigliare e controllare qualsiasi cosa con una protervia che mi disturba...anche perche' a rimetterci sono sempre i più deboli, l'ultima ruota del carro e se possono sottometterli con qualsiasi pseudoscusante, lo fanno senza nessun rimorso.
Ecco perche' mi piace, è così potente e bizzarro che riesce a mandare all'aria i piani e le organizzazioni dei Piani Alti...dei Papaveri...tutti o quasi manipolati dalla Paperina di turno...