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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

. . . non discuto. Voi riformisti fate il vostro cammino .....
. . . l'area di centro. Vero!
Succede quando alla .....
. . . ipotetica, assurda e illogica. L'unica cosa .....
. . . leggo:
Bardi (c. d) 56% e rotti
Marrese ( c. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Di Gavia
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di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
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di Mollica's
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Di Siciliainprogress
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C'è qualcosa, un tesoro
che tutti cercano.
Non è pietra preziosa
ne' scrigno d'oro:
si chiama semplicemente
LAVORO
Se poi al lavoro
si aggiunge .....
La Proloco di San Giuliano Terme, attenta alla promozione e alla valorizzazione dell'ambiente indice il concorso "il giardino e il terrazzo più bello" .....
di Mario Lavia
Renew terzo polo Lista comune Bonino-Renzi, ma a sorpresa potrebbe esserci anche Calenda

8/4/2024 - 9:55

Renew terzo polo Lista comune Bonino-Renzi, ma a sorpresa potrebbe esserci anche Calenda

Nasce formalmente la coalizione con Italia Viva, PiùEuropa, Partito socialista, Liberaldemocratici e Volt. Riaperto il dialogo con Azione, che ora dovrà decidere se entrare oppure rischiare di non superare il quorum

La notizia di ieri è che PiùEuropa ha formalmente aderito con una larga maggioranza al patto per la lista di scopo Stati Uniti d’Europa con Italia Viva, Partito socialista, Liberaldemocratici e Volt. E questo evitando la rottura con Federico Pizzarotti e Piercamillo Falasca, grazie alla scelta di Riccardo Magi di chiedere un incontro a Carlo Calenda per capire se può riprendere un cammino comune con questa lista sotto le insegne di Renew Europe. E questa è la seconda notizia: Calenda è disponibile a incontrare Magi per parlarne.
A questo punto si aprono le danze, i problemi. I soliti sospetti che condizionano questa interminabile trattativa. A quanto ci risulta, il leader di Azione, che forse non prevedeva questo supplemento di attenzione dopo aver cannoneggiato Italia Viva per settimane, pone alcune questioni.
La prima: no a Matteo Renzi candidato. La seconda, no a persone come Totò Cuffaro, Luigi Cesaro, Clemente Mastella che non sono nel novero dei candidabili però figurano a sostegno di Italia Viva. Terza questione, no al Psi, visto che poi entrerebbe in un altro gruppo europeo (Socialisti e Democratici). Infine, no personale a Gianfranco Librandi, l’imprenditore sostenitore del progetto, accusato (ma lui nega) di essere contro gli aiuti all’Ucraina.

Se questo è il menù con cui Calenda si presenta alla discussione (al momento non è fissato nulla) il primo a respingere condizioni, proprio come metodo, è Magi. Insomma, se le cose stanno così e se non ci sarà uno sforzo di apertura da parte di tutti i protagonisti non potrà che finire male, cioè che Azione andrà da sola per conto suo.
Da parte sua Renzi incassa di buon grado la decisione di PiùEuropa. Ieri era a Torino per assistere a Juventus-Fiorentina ma si è tenuto in costante contatto con i suoi dicendo che «dal primo giorno sostengo che Calenda non andrà mai da solo perché non solo non raggiungerebbe il quorum ma non raggiungerebbe nemmeno la soglia del tre per cento e gli esploderebbe Azione in mano. Oggi però per noi non è tempo di vendetta ma di politica: non metteremo un veto su di lui, così come non abbiamo mai accettato veti».
In Azione in effetti c’è ovvia preoccupazione. Il quattro per cento sta diventando un incubo. Anche perché la scommessa iniziale di Calenda era di fare lui l’accordo con PiùEuropa, accordo che invece ha fatto Renzi, e successivamente di portare un buon pezzo di quel partito (area Pizzarotti) dalla sua parte, cosa che al momento è in stand by. Può essere che nei giorni scorsi sia Azione che i pizzarottiani fossero convinti di poter in qualche mondo bloccare tutto. È andata diversamente.

La lista c’è. Per “Carlo” la porta non è ancora chiusa, molto dipende da lui.





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12/4/2024 - 14:12

AUTORE:
Dispetto

...quel proverbio ? Tra il dire e il fare c'è di mezzo il...? Superare lo sbarramento, e di parecchio...

12/4/2024 - 8:27

AUTORE:
BdB

http://www.lavocedelserchio.it/vediarticolo.php?id=43823&page=0&t_a=renew-terzo-polo-lista-comune-bonino-renzi-ma-a-sorpresa-potrebbe-esserci-anche-calenda

11/4/2024 - 20:23

AUTORE:
Dispetto

...il mio status ? Faccio quello che desidero in pace con me stesso e rispondo alle castronerie varie che leggo. Quindi s.Mario da Città della Pieve avrebbe bisogno della Boschi come promoter ? La cosiddetta eccellenza italiana ridotta a mendicare sponsor, sai che risate di fanno francesi e tedeschi. La Bonino ai vertice della EU ? Accidenti, l'ultima volta fondò un gruppo fra i peggiori anti europei. Un euro per conoscere le tue fonti...

11/4/2024 - 14:48

AUTORE:
BdB

...prese i voti di Pietro Nenni e Palmiro Togliatti?
Perché la DC prese i voti dei Liberali poi dei Socialisti e addirittura il voto di astensione del PCI di Berlinguer e poi Enrico Letta quelli di Berlusconi e Renzi quelli dei 5* stelle e Draghi tutti quelli dell'arco costituzionale, meno FdI che al tempo eran 4 gatti....
Mistero delle fede🤗🙂😁😂🤣😄😋😉😎
....Non hai proprio da far niente vero?
Nelle mire di MEB che fa parte di IV c'è la convinzione di promuovere Mario Draghi ed Emma Bonino ai virtici della UE.Quindi tegameggiare non serve a nessuno.

11/4/2024 - 14:13

AUTORE:
Dispetto

...perchè Renzi, tanto bravo tanto caro, non corre da solo invece di portarsi dietro i pesacchi? Paura del 4...?

10/4/2024 - 18:35

AUTORE:
Nativo Baldinacca

...attrappoino chiappavo un fagiano.
Renzo detto Pallenere stava zitto e la mì zi Isolina gni diceva a Renzo: unne portà più, c'è sempre du' 'oniglioli di macchia, un fagiano e una lepre da fini e negli anni 50/60 i congelatori non c'erano.
Morale della favola: Calenda e Pinzarotti = Brinzella; han cambiato tre partiti a testa e il 7 di giugno rischiano di ciucciare gli ossi delle patate&fagioli.

Il 6 marzo del /64 Primo detto Brinsella portò per la prima volta un fagiano a casa Baldinacca, ma era uno scaarnighio; piccinino e malato, aveva il caacciolo al culo e poi il mì zì Primo (sempre detto Brinsella) dall'entusiamo e dopo mezzo secolo di tentativi di chiappà anche lui un fagiano, gli dette una decina di bastonate nel groppone e lo mise in friassea e non lo voleva mangià neppure Pipone (il nostro gatto).

Calenda Carlo con i voti di Renzi è approdato al Parlamento europeo ed ultimamente a quello italiano (non poteva presentare una sua lista mancandogli le firme).
Quidi, Calenda/Brinsella ha mangiato la selvaggina chiappata da Pallenere/Renzi e stavolta speriamo ce la faccia da se ...dice il proverbio: chi fa da se fa per tre.
Buon voto a tutti e chi ha più filo tesserà.

10/4/2024 - 17:11

AUTORE:
dispetto

La grande lista comincia a perdere pezzi : Pizzarotti se n'è ito...Carletto non si vede...chi rimarrà ?