Nei suoi numerosi articoli sulla storia del territorio, Franco Gabbani ha finora preso come riferimento, personaggi o avvenimenti storici, inquadrandoli nella cornice degli usi e delle norme dell'epoca.
Questa volta prende spunto da situazioni e argomenti curiosi, spigolature come le chiama.
Al di là dei fatti precisi, quello che colpisce particolarmente, è il linguaggio usato nei documenti, non solo formale e involuto, come da sempre ci ha abituato la burocrazia, ma spesso anche di difficile comprensione, esplicitando l'evoluzione continua della lingua e dei termini.
Con gli occhi di VELIA TITTA
Venerdì 12 aprile 2024 ore 17,30
Presso il Circolo Arci Il Proletario Via XX Settembre
CASCIANA TERME
Dopo diversi anni riprende vita la sezione del PSI di Casciana Terme, una comunità orgogliosa della propria storia, identità e dignità, fatta di persone che hanno amministrato e contribuito allo sviluppo e al benessere del proprio territorio.
Inaugurazione sezione P.S.I. Casciana terme a velia Titta, e giacomo Matteotti.
Velia Titta pisana moglie e compagna socialista di Giacomo Matteotti, Velia ha avuto un ruolo centrale nel fare di Giacomo Matteotti, la figura speciale che oggi conosciamo e ricordiamo.
Nella moglie premurosa, amante appassionata, emerge, anche dal carteggio con il marito, un’osservatrice attenta della realtà, in una separazione che sarà molto lunga, solo brevemente interrotta anche per gli impegni politici di Giacomo e non solo per la persecuzione dei fascisti.
Velia Titta sorella del tenore pisano Titta Ruffo non era nata per fare l’eroina e nemmeno ha mai pensato di farlo. era una donna colta del suo tempo, nei gusti e nelle sue espressioni, conosceva l’inglese non si interessava di politica preferiva la poesia, la musica, l’arte era credente e praticante.
Negli anni drammatici del secolo breve dal 1914 al 1924 si schiera per le libertà per la pace contro le violenze fisiche e verbali, continuando ad essere madre e "capofamiglia".
Dopo il 1924 rimasta vedova sarà perseguitata e messa con i figli in una sorta di arresti domiciliari, per paura di una fuga all'estero, fino alla sua morte a Roma causata per una banale operazione dai "tratti oscuri": dirà Mussolini ai suoi con tono sprezzante «i miei nemici sono finiti sempre in galera e qualche volta sotto i ferri chirurgici».
Giacomo Matteotti parlamentare e segretario del partito socialista unitario barbaramente assassinato da un manipolo di sicari fascisti al servizio di Mussolini.
Per Matteotti, attaccato dai socialcomunisti bolscevichi, al socialismo non si arriva con un colpo di maglio rovesciando il potere sulla canna del fucile, ma attraverso l’organizzazione, la consapevolezza, l’istruzione, l’organizzazione delle masse che, nel suo caso, sono quelle contadine, dei piccoli comuni desiderosi di buon governo tanto efficiente quanto equo e solidale.
Saranno presenti:
· Enzo Maraio
Segretario Nazionale P.S.I.
· Federico Tremolanti
Assessore al Sociale Comune Casciana Terme Lari
· Maria Vanni
Direzione Nazionale P.S.I.
· Aldo Repeti
Segretario Regionale Toscana P.S.I.