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Nei suoi numerosi articoli sulla storia del territorio, Franco Gabbani ha finora preso come riferimento, personaggi o avvenimenti storici, inquadrandoli nella cornice degli usi e delle norme dell'epoca.

Questa volta prende spunto da situazioni e argomenti curiosi, spigolature come le chiama.

Al di là dei fatti precisi, quello che colpisce particolarmente, è il linguaggio usato nei documenti, non solo formale e involuto, come da sempre ci ha abituato la burocrazia, ma spesso anche di difficile comprensione, esplicitando l'evoluzione continua della lingua e dei termini. 

Ciao Bruno salutaci Renzi.
Non credo che tutte le volte sia come tu dici.
Nelle .....
Bisogna essere chiari e dire democraticamente per chi .....
Stavolta a causa di un' auto parcheggiata fuori dal .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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di Umberto Mosso
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di Roberto Sbragia – consigliere provinciale Forza Italia Pisa
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COMUNICATO UNITI PER CALCI
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di Umberto Mosso
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di Gabriele Paglialonga
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
Parco SRSM
A San Rossore 80 nidi di Airone Cenerino

12/4/2024 - 18:45

A San Rossore 80 nidi di Airone Cenerino
Continuano gli investimenti del Parco per salvaguardare la riserva naturale del Palazzetto e le sue specie rare

Presenza di specie rare, lame, piante maestose, paleo-dune alte 20 metri e ricoperte di vegetazione che raccontano l'evoluzione del territorio e della costa: la riserva integrale del Palazzetto a San Rossore è un'oasi di biodiversità. La consapevolezza del valore geo-botanico di questa area contribuì a far nascere l'idea del Parco. Si tratta di una zona accessibile solo per la ricerca scientifica e per la gestione ambientale. «Nell'ultimo periodo abbiamo investito per la conservazione di questa riserva situata nell'area a nord est della Tenuta di San Rossore, tra Sterpaia e Madonna dell'Acqua - spiega il presidente del Parco Lorenzo Bani - 140 ettari unici in Italia che ospitano due specie rarissime, definite relitti geografici: la felce florida (Osmunda regalis) e l’iperico delle torbiere (Hipericum elodes)».

Con un investimento di circa 50mila euro, tutta la recinzione intorno al Palazzetto è stata sia restaurata nei tratti meno compromessi sia, dove era necessario, completamente sostituita con nuovi steccati in pali di castagno e rete metallica. Alta 2 metri, la recinzione consente il movimento della microfauna ma non permette agli ungulati, le cui attività sono dannose per le delicate specie presenti, di entrare nella riserva. Con un doppio effetto positivo: la protezione ambientale di questi luoghi e anche delle zone agricole di Albavola e Campaldo che si trovano al di là della riserva.

Inoltre, grazie alla collaborazione con il consorzio di bonifica 4 basso Valdarno, è stata ripristinata la pre-esistente area umida di 25 ettari situata a fianco dei canali della riserva, anticamente chiamata Gazzaia. Dopo questo intervento l'airone cenerino è tornato a nidificare: solo quest'anno sono stati censiti 80 nidi con un totale di 200 pulli (così sono chiamati i pulcini di questo uccello). «Continueremo ad occuparci di quest'area che va gestita con particolare attenzione per la sua delicatezza e la sua importanza ambientale»  conclude Bani. Sulla riserva del Palazzetto l'Ente Parco ha recentemente pubblicato un volume edito da Pacini a cura di Luca Gorreri.

Raffaele Zortea 
r.zortea@sanrossore.toscana.it

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