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Manca un mese alla scadenza del concorso internazionale “Equilibri”, promosso da MdS Editore con il sostegno del Parco Naturale Migliarino San Rossore Massaciuccoli, di Unicoop Firenze e dell’Associazione Culturale La Voce del Serchio, in un progetto che unisce cultura, territorio e riflessione sociale.
C’è tempo fino al 10 luglio 2025 per partecipare alla seconda edizione del concorso artistico e letterario Equilibri, promosso da MdS Editore, realtà indipendente da sempre attenta alla valorizzazione dei nuovi linguaggi espressivi.

Notiziola di prima mattina : ai nostri guerrafondai .....
https:/ / www. facebook. com/ share/ p/ 1CU4cMQ3to/ .....
e trasparente nella gestione del territorio.

«Non .....
. . . che Bertinotti.
A distanza di 20 anni sentiamo .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Visti da vicino...
di Valdo Mori
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Sprecare tutto questo bendidio?
Non va per niente bene
e di certo non conviene!
Così mi sono documentata
ben bene attrazzata
per farne marmellata
Ho .....
Buongiorno,
guardiamo se scrivendo qualcosa anche qui, oltre che averlo fatto su PisaToday, qualcosa si possa muovere.

Alla c. a Resp. Servizio .....
di Umberto Mosso
FASCISMO E ANTIFASCISMO IERI E OGGI.

22/4/2024 - 15:03

                  FASCISMO E ANTIFASCISMO IERI E OGGI.

 

In questa epoca nella quale tutto sembra dover essere relativo, nella quale ogni idea, anche la più criminale, sembra dover avere una ragione da riconoscere, nella quale si sbandierano finte equidistanze che giovano solo ai più prepotenti, nella quale si preferisce non affrontare a viso aperto certi argomenti per paura di essere divisivi, io non ho paura di essere trattato come un vecchio retrogrado dicendo che sono e resto fieramente antifascista. So bene che anche il fascismo oggi non è più quello di una volta. Niente è più come una volta e non ho alcuna nostalgia di ieri. Ma oggi il fascismo c’è, anche se sotto altre forme.

C’è non solo nei partiti dichiaratamente tali in giro per l’Europa, ma anche nella cultura, nell’animo direi, di alcuni che da quella storia provengono e che quella storia non hanno rifiutato se non con dichiarazioni estemporanee, dovute per il ruolo istituzionale ricoperto, ma prive di ogni riscontro nella pratica politica concreta. Dunque la condanna netta del fascismo, che è giusto chiedere a chi governa grazie alla libertà riconquistata dagli antifascisti, non è un semplice, inutile, inopportuno risarcimento storico. Non c’è bisogno di quello, non c’è bisogno, oggi, di alcuna conferma, estorta o reticente che sia. Oggi antifascismo è contrastare la deriva retorica contro i migranti e contro chi chiede asilo per fuggire dalla guerra e dalla miseria, è combattere contro la più pesante e pervasiva ingerenza del governo sui media, in particolare sulla TV di Stato diventata megafono di una conventicola di destra e dei 5* che litigano di giorno e si appattano nella notte, è combattere il rigurgito nazionalista, il sovranismo e il populismo annidati nel finto bipolarismo che blocca il nostro Paese.

Oggi antifascismo è, soprattutto, combattere contro la deriva di destra che coinvolge certa sedicente sinistra che si fa scudo della tragedia palestinese per fiancheggiare il principale nemico della libertà nel mondo che è il fondamentalismo islamico e il terrorismo finanziato dall’Iran e dai suoi alleati.Antifascismo è resistere e combattere contro il disegno egemone di Putin che vuole erodere le frontiere europee e distruggere in primo luogo l’UE.

Questo è il nuovo fascismo che conserva, col razzismo e l’antisemitismo, alcune delle peggiori caratteristiche di quello vecchio. Ma è più insidioso perché è subdolo, perché fa proseliti in una sinistra ignorante e smarrita e nella versione della destra istituzionale ambisce ad uno Stato dai tratti autoritari come da modello ungherese.

Scurati è solo una lucina accesa sul nostro cruscotto. Indipendentemente dal merito dei suoi argomenti il “pasticcio” insulso della destra al governo indica che siamo in riserva. Si può affermare questo, almeno una volta l’anno in prossimità del 25 aprile, o è troppo politicamente scorretto perché dirlo è troppo divisivo? Divisivo da chi? mi domando.Mi rispondo prendendo a prestito le parole di un antico palestinese “Non sono venuto per unire ma per dividere”, “La tua parola sia si si e no no”. Mi scuso se le citazioni non sono perfette, ma ne rispetto il senso.

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