Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
Oggi da “Festa del lavoro” è diventato “dal lavoro”, ma non è questo il mio campo di “lavoro” e ritorno nella mia nicchia di riferimenti a volte azzeccati altre fuori tema.
Questa volta è la Vespa la mia protagonista, una strana vespa che non fa il nido costruendolo con il loro “succo”, ma scavandolo in terra, non in una terra qualsiasi, ma in quella dura e compatta dei viottoli battuti del mio orto. Fortunatamente non sono allergico alle punture dei più pericolosi insetti o altri animali, li ho provati, non certo volutamente, tutti: vespe, ragni, calabroni, bofonchi, tracine, scorfani, zecche, ma sono “ignorato” da questi della foto, le vespe di terra.
Calpesto, senza volerlo ma obbligatoriamente data la posizione del cono di terra, minuscolo vulcanettino, e la grossa vespa, più simile ad un calabrone che le altre comuni, quelle con il "vitino a vespa" se ne esce scuotendosi la polvere e ricominciando un'altra escavazione.
Mai una volta che una di loro si sia arrabbiata e abbia cercato di pungermi!
Questo non significa assolutamente che le vespe o calabroni che siano, non sono pericolosi, io parlo solo per me.
Lei/loro anche il primo maggio sono al lavoro, la casa è la cosa più importante!
Buona Festa del lavoro.