none_o


Evento davvero memorabile a san Giuliano Terme il 25 luglio a partire dalle ore 18, all'interno del Fuori Festival di Montepisano Art Festival 2024, manifestazione che coinvolge i Comuni del Lungomonte pisano, da Buti a Vecchiano."L'idea è nata a partire dalla pubblicazione da parte di MdS Editore di uno straordinario volume su Puccini - spiega Sandro Petri, presidente dell'Associazione La Voce del Serchio - scritto  da un importante interprete delle sue opere, Delfo Menicucci, tenore famoso in tutto il mondo, studioso di tecnica vocale e tante altre cose. 

Che c'entra l'elenco del telefono che hai fatto, con .....
Le mutande al mondo non le metti ne tu e neppure Di .....
Da due anni a questa parte si legge che Putin, ovvio, .....
È la cultura garantista di questo paese. Basta vedere .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
Incontrati per caso...
di Valdo Mori
none_a
Mauro Pallini-Scuola Etica Leonardo: la cultura della sostenibilità
none_a
Incontrati per caso
di Valdo Mori
none_a
APOCALISSE NOKIA di Antonio Campo
none_a
Il mare
con le sue fluttuazioni e il suo andirivieni
è una parvenza della vita
Un'arte fatta di arrivi di partenze
di ritorni di assenze
di presenze
Uno .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
da Museo del Bosco
La Vanga

5/5/2024 - 11:47

La Vanga - Vivere in campagna vuol dire anche essere autosufficienti, avere a portata di mano quello che serve alla cucina e non solo.

Il pollaio la conigliera e il piccolo orto. Tutti beni accessori alla casa, per vivere serenamente e senza pensieri.

Mal che vada pomodori, bietole, zucchine o basilico sono a portata di mano.La stagione dell’orto inizia con le prime giornate di sole, quando la terra si asciuga e spuntano le antiche erbe selvatiche. A quel tempo, la prima protagonista che entra in quel breve spazio da cavare è la vanga.

Un attrezzo di vecchia data, che a prima vista potrebbe sembrare uno scudo in miniatura, per metà zappa e per metà badile. Infatti, serve contemporaneamente per cavare e per sollevare.

Nonostante la vanga soffra la concorrenza delle moderne motozappe, in molti casi ancora oggi, quest’attrezzo che viene da lontano si fa preferire. Resta molto in uso tra la popolazione anziana, non solo per abitudine ma soprattutto per il suo facile uso negli spazi brevi. Vale a dire gli orti di casa o le lunghe fasce di Liguria, sospese sulla costa della montagna, strette a monte e a valle da muretti a secco. Inoltre, più della motozappa, la vanga permette uno scavo profondo anche trenta/quaranta centimetri e il rivolgimento completo della terra sminuzzandola allo stesso tempo. Inoltre permette una buona e profonda concimazione mettendo il letame maturo al fondo di solchi alterni.

La vanga usata in Alta val d’Orba è un attrezzo di ferro forgiato, vagamente trapezoidale con un’anima centrale che la rende più rigida. La punta in genere è piana, talvolta con due punte laterali appena accennate, è preparata alla funzione di taglio per meglio penetrare nel terreno. Il manico, ben dimensionato, forte e robusto è fatto col legno del frassino o del faggio (ndr, di sambuco che è il legnoo più leggero er resistente in assoluto). A lato della lama, incastrata sul bordo superiore e piantata nel manico, sta la staffa( la pallonzola) In molti casi la staffa è mobile si può fissare a destra o a sinistra secondo l’abitudine dello zappatore. Premendo sulla staffa con il piede, si esercita la forza necessaria per incidere il terreno ed estrarre la zolla dalla cava di terra.

A quel punto il manico diventa una leva e la lama un badile, per sollevare la zolla, rivoltarla completamente nella caduta e dare così, respiro alla terra. Gli anziani sostengono che vangare l’orto sia più proficuo rispetto all’uso delle moderne motozappe o fresatrici.

Di certo la vangatura permette una cava più profonda e un’immediata sminuzzatura delle zolle. Il concime sta bene in profondità tanto che le erbe infestanti crescono con più fatica.

Però, con la motozappa si fa meno fatica e i tempi di lavoro sono davvero ridotti al minimo … e questa è una civiltà in cui il tempo è denaro

 

+  INSERISCI IL TUO COMMENTO
Nome:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
EMail:

Minimo 0 - Massimo 50 caratteri
Titolo:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
Testo:

Minimo 5 - Massimo 10000 caratteri