In questo nuovo articolo di Franco Gabbani viene trattato un argomento basilare per la società dell'epoca, la crescita culturale della popolazione e dei lavoratori, destinati nella stragrande maggioranza ad un completo analfabetismo, e, anzi, il progresso culturale, peraltro ancora a livelli infinitesimali, era totalmente avversato dalle classi governanti e abbienti, per le quali la popolazione delle campagne era destinata esclusivamente ai lavori agricoli, ed inoltre la cultura era vista come strumento rivoluzionario.
Schlein ha firmato il Referendum promosso dal sindacato sull'abolizione del Jobact.
Si è cioè buttata definitivamente tra le braccia di Conte.
L'elettore davanti all'originale e la sua fotocopia,chi sceglierà?
La fotocopia è comunque sempre più sbiadita dell'originale! E quindi ecco che il Pd ,senza una propria identità, sta ricevendo il colpo finale: non più riformista, non più elemento trainante per la ricerca del lavoro come mezzo di dignità della persona, ma assistenzialismo, carta accattivante di Conte per prendere voti.
Non vi siete chiesti perché per l'Europa Conte non si sia candidato?Facile: tolti i bonus ed il Reddito di Cittadinanza non sa di che parlare!
Mi chiedo: ma il Pd che voto' a suo tempo il Jobact, non ha niente da obiettare? L'ala riformista è entrata in letargo?!
(smv)