In questo nuovo articolo di Franco Gabbani viene trattato un argomento basilare per la società dell'epoca, la crescita culturale della popolazione e dei lavoratori, destinati nella stragrande maggioranza ad un completo analfabetismo, e, anzi, il progresso culturale, peraltro ancora a livelli infinitesimali, era totalmente avversato dalle classi governanti e abbienti, per le quali la popolazione delle campagne era destinata esclusivamente ai lavori agricoli, ed inoltre la cultura era vista come strumento rivoluzionario.
Qui non c’è il servizio offerto dal comune ben spiegato nella sezione cronache di questo giornale: “La prevenzione coinvolge in maniera attiva Comune e Cittadinanza, la lotta alle zanzare non può avere esiti positivi senza un attivo coinvolgimento della popolazione. I siti a rischio di infestazione da zanzare nelle aree pubbliche sono infatti solo il 20-30% del totale. Il rimanente 70-80% delle zone a rischio è di proprietà privata. È quindi necessario che tutti mettiamo in atto misure di prevenzione e di trattamento al fine di contrastare la proliferazione di questi insetti con alcune semplici azioni, che quest’anno abbiamo racchiuso in una ordinanza così come suggerito agli enti locali dalla Regione Toscana…ecc.”
Qui siamo in quel 70-80% e le zanzare ne fanno naturale parte.
Una battuta ora, non come quella che ci diamo sulla pelle quando ti pinzano, ma quella per scherzare un po’: se non ci vai, non è obbligo, non ti pinzano!