Tornano, dopo la pausa estiva, i racconti storici di Franco Gabbani.
Un articolo, come per altri in precedenza, legato interamente alle vicende personali di una persona dell'epoca, una donna che ha vissuto intensamente una vita, ragionevolmente lunga, che potremmo definire di ribellione al ruolo che ai tempi si riconosceva alle donne, in aperta opposizione ai vincoli, alle scelte e al giudizio che la società di allora le riservava.
Lepore, in nome di chi?
Il Comune di Bologna espone la bandiera della Palestina.
Capisco le buone intenzioni di Matteo Lepore, la rabbia e la doverosa solidarietà per tutti gli innocenti, vittime civili degli attacchi a Gaza.
Ma le bandiere sono simboli potenti, vanno maneggiate con cura. Perché, per dirne una, non ricordo bandiere israeliane appese ai balconi del Comune di Bologna dopo il massacro, gli stupri e i rapimenti del pogrom del 7 ottobre.
C’è un pensiero, in questo diverso approccio, dal quale dissento con forza: che esistano vittime e vittime. Che, come scriveva Orwell, siamo tutti uguali ma qualcuno è più uguale degli altri.