Manca un mese alla scadenza del concorso internazionale “Equilibri”, promosso da MdS Editore con il sostegno del Parco Naturale Migliarino San Rossore Massaciuccoli, di Unicoop Firenze e dell’Associazione Culturale La Voce del Serchio, in un progetto che unisce cultura, territorio e riflessione sociale.
C’è tempo fino al 10 luglio 2025 per partecipare alla seconda edizione del concorso artistico e letterario Equilibri, promosso da MdS Editore, realtà indipendente da sempre attenta alla valorizzazione dei nuovi linguaggi espressivi.
Pubblichiamo l’ultimo articolo arrivato in redazione sul tema: donne e cibo.
Pubblichiamo uno per volta gli articoli che ci avete mandato sul tema "donne e cibo"
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Le due strade di Giorgia Meloni.
L'Italia "al contrario" non è quella immaginata dal generale Vannacci, ma nel nostro paese si configura comunque un mondo capovolto rispetto al resto dell'Ue: avanzano gli europeisti, crollano gli euroscettici. Buone notizie per i primi partiti di governo e opposizione
Il day after del voto alle elezioni europee "doveva essere la celebrazione del mondo al contrario di Roberto Vannacci, invece il mondo al contrario è quello che emerge in Italia rispetto all'Europa", dice il direttore del Foglio Claudio Cerasa. "In Italia si affermano infatti i partiti europeisti, alla maggioranza e all'opposizione. Caso quasi unico in Europa, tranne forse Spagna e Polonia. Ma al contrario, appunto, di Francia e Germania, dove i sovranisti avanzano".
"La caratteristica di questa tornata elettorale è duplice: tiene il governo e migliora il primo partito di opposizione. E tiene anche la "maggioranza Ucraina" (quei partiti che sostengono la difesa di Kyiv). E infine emerge con chiarezza che nel 2019 l'Italia aveva una maggioranza sostanzialmente euroscettica, con M5s e Lega al 50 per cento. Oggi M5s e Lega sono sotto al 20 per cento", aggiunge Cerasa.
"Adesso la palla sta a Meloni, che dovrà fare pesare i suoi voti in Ue", dice il direttore. "Due le strade: cercare di essere la migliore tra le destre conservatrici, oppure essere un ponte tra le destre modello Le Pen e quelle modello Ursula. Secondo noi la prima è la scelta più probabile e anche quella giusta".
Claudio Cerasa DIRETTORE
Nasce a Palermo nel 1982, vive a Roma da parecchio tempo, lavora al Foglio dal 2005 e da gennaio 2015 è direttore. Ha scritto qualche libro (“Le catene della destra” e “Le catene della sinistra”, con Rizzoli, “Io non posso tacere”, con Einaudi, “Tra l’asino e il cane. Conversazione sull’Italia”, con Rizzoli, “La Presa di Roma”, con Rizzoli, e "Ho visto l'uomo nero", con Castelvecchi), è su Twitter. E’ interista, ma soprattutto palermitano. Va pazzo per i Green Day, gli Strokes, i Killers, i tortini al cioccolato e le ostriche ghiacciate. Due