Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Europee, la sfida delle preferenze: Meloni al top, exploit di Vannacci, Salis, De Caro
Tarquinio rischia, a Renzi non bastano voti contro sbarramento
Roma, 10 giu. (askanews) – La premier Giorgia Meloni, leader di Fdi, si appresta ad essere la più votata alle elezioni Europee. Quando mancano poco più di mille sezioni al completamento dello spoglio Meloni, capolista in tutte e cinque le circoscrizioni, veleggia oltre i due milioni di preferenze.
Non delude le attese della Lega di Matteo Salvini il generale Roberto Vannacci che supera il mezzo milione di consensi. Nel Pd viene premiata la candidatura di Cecilia Strada che nel Nord Ovest raccoglie oltre 257mila preferenze, bene anche l’ex sindaco di Bergamo Giorgio Gori (198mila) ma rischia, invece, di non essere eletto Marco Tarquinio, ex direttore di Avvenire, che non va oltre le 27mila preferenze. Emerge l’exploit del sindaco di Bari Antonio De Caro che nella circoscrizione dell’Italia Meridionale supera i 490mila voti, il doppio delle preferenze conquistate nella stessa lista da Lucia Annunziata (237mila).
Elly Schlein è intorno ai 200mila voti, il presidente del Pd Stefano Bonaccini intorno ai 380mila.
Exploit anche per Ilaria Salis candidata di Avs che a Nord Ovest raccoglie 115mila voti e nella circoscrizione Isole quasi 50mia.
L’ex premier Matteo Renzi conquista 150mila preferenze ma la lista Stati Uniti d’Europa resta al di sotto della soglia di sbarramento.