Tornano, dopo la pausa estiva, i racconti storici di Franco Gabbani.
Un articolo, come per altri in precedenza, legato interamente alle vicende personali di una persona dell'epoca, una donna che ha vissuto intensamente una vita, ragionevolmente lunga, che potremmo definire di ribellione al ruolo che ai tempi si riconosceva alle donne, in aperta opposizione ai vincoli, alle scelte e al giudizio che la società di allora le riservava.
Con una cerimonia eccezionale sulla Senna seguita da miliardi di persone in tutto il mondo e alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che con il Presidente del Coni Malagò ha inaugurato Casa Italia, si sono aperti i Giochi Olimpici di Parigi 2024.
Il primo pensiero e un grandissimo in bocca al lupo va alle nostre atlete e ai nostri atleti.Subito dopo, confesso il mio pensiero va ai due nemici di Roma: Virginia Raggi e Alessandro Di Battista.
Per colpa del loro no, le Olimpiadi già vinte da Roma sono state assegnate a Parigi. E sempre a Parigi andrà una straordinaria visibilità internazionale, i due miliardi di euro del Cio, i sette miliardi di investimenti privati, i 16 milioni di turisti che arriveranno per seguirle, le nuove infrastrutture turistiche, sportivo e di trasporto che rimaranno a disposizione dei parigini, la rigenerazione urbana di alcune periferie, i Giochi Paralimpici, straordinario esempio di inclusione e un aumento del Pil francese stimato nel 0,4 per cento. Se di tutto questo non beneficerà la nostra Capitale dobbiamo ringraziare questi due distruttori, che i romani, per fortuna, hanno deciso di lasciarsi alle spalle.
Così come Roma ha deciso di lasciarsi alle spalle la stagione dei no e ha deciso di investire e scommettere sui Grandi Eventi come strepitoso volano di crescita, sviluppo, posti di lavoro.Virginia, Alessandro, a mai più rivederci!