Con questo articolo termina la seconda serie di interventi di Franco Gabbani, attraverso i quali sono state esaminate e rivitalizzate storie e vicende del nostro territorio lungo tutto il secolo del 1800, spaziando tra fine '700 e inizi del '900 su accadimenti storici e vite di personaggi, che hanno inciso fortemente oppure sono state semplici testimonianze del vivere civile di quei tempi.
Egagropilo (risiamo in Grecia = che unisce capra e pelo) è il nome dato a quelle masserelle costituite dal tallo di alcune alghe o dai residui fibrosi di certe piante (posidonia, zostera), che con il movimento delle onde assumono forma più o meno sferica.
Noi le chiamiamo “palline”, qualche fantasioso “palle di Nettuno”, “polpette o patate di mare” e forse ci sono nomi dialettali che mi sfuggono.
Questo è ”l’ante” dato che è la spiegazione della foto precedente che mostrava l’aggrovigliolio” dei detriti con l’onda birbante che poi spiaggerà, e così oggi ecco il “post”.
Nel “mentre” eccoci arrivati, fra poche ore, al mese del “calore”.
E perché? Fino ad oggi si “brezzava”?
Fuori si superano i 35°, in casa si arriva a 30 e le “palline” girano anche senza l’onda e anche col mare calmo!