Tornano, dopo la pausa estiva, i racconti storici di Franco Gabbani.
Un articolo, come per altri in precedenza, legato interamente alle vicende personali di una persona dell'epoca, una donna che ha vissuto intensamente una vita, ragionevolmente lunga, che potremmo definire di ribellione al ruolo che ai tempi si riconosceva alle donne, in aperta opposizione ai vincoli, alle scelte e al giudizio che la società di allora le riservava.
Egagropilo (risiamo in Grecia = che unisce capra e pelo) è il nome dato a quelle masserelle costituite dal tallo di alcune alghe o dai residui fibrosi di certe piante (posidonia, zostera), che con il movimento delle onde assumono forma più o meno sferica.
Noi le chiamiamo “palline”, qualche fantasioso “palle di Nettuno”, “polpette o patate di mare” e forse ci sono nomi dialettali che mi sfuggono.
Questo è ”l’ante” dato che è la spiegazione della foto precedente che mostrava l’aggrovigliolio” dei detriti con l’onda birbante che poi spiaggerà, e così oggi ecco il “post”.
Nel “mentre” eccoci arrivati, fra poche ore, al mese del “calore”.
E perché? Fino ad oggi si “brezzava”?
Fuori si superano i 35°, in casa si arriva a 30 e le “palline” girano anche senza l’onda e anche col mare calmo!