Tornano, dopo la pausa estiva, i racconti storici di Franco Gabbani.
Un articolo, come per altri in precedenza, legato interamente alle vicende personali di una persona dell'epoca, una donna che ha vissuto intensamente una vita, ragionevolmente lunga, che potremmo definire di ribellione al ruolo che ai tempi si riconosceva alle donne, in aperta opposizione ai vincoli, alle scelte e al giudizio che la società di allora le riservava.
Andiamo a poco a poco a verificare la giustezza o l’infondatezza di alcuni stereotipi e pregiudizi nei confronti di noi donne.
Gli stereotipi si formano nel tempo e sono difficili da sradicare e alcuni continuano ad essere presenti e diffusi nonostante l’evidenza della realtà che ne mostra invece altri aspetti.
Qualche volta vedere stampati i semplici numeri e le percentuali possono aiutarci a cambiare idea.
Abbiamo chiesto alla SOCREM (Società per la Cremazione di Pisa) le percentuali di iscrizioni secondo i due generi, donne e uomini.
L’immagine delle donne più dedite al culto delle sepolture, più legate all’aspetto anche materiale del proprio corpo e gli uomini meno attaccati alla forma fisica dopo la morte viene in parte sconfessata da questo dato che ha meravigliate tante persone. A Pisa sono più le donne (59.40% che gli uomini 40,60 % ) che scelgono di non essere sepolte ma di essere cremate e spesso di avere disperse in alto mare le proprie ceneri.
In rete si possono trovare tante informazioni sull’origine e l’uso della Cremazione nelle varie epoche e culture. Per secoli la chiesa cattolica non ha permesso ai propri seguaci la cremazione e questa era spesso scelta da uomini legati a confraternite e ideali: massoni, anarchici, liberi pensatori, atei ecc. Ora non è più così.
La Redazione di Spazio Donna