Tornano, dopo la pausa estiva, i racconti storici di Franco Gabbani.
Un articolo, come per altri in precedenza, legato interamente alle vicende personali di una persona dell'epoca, una donna che ha vissuto intensamente una vita, ragionevolmente lunga, che potremmo definire di ribellione al ruolo che ai tempi si riconosceva alle donne, in aperta opposizione ai vincoli, alle scelte e al giudizio che la società di allora le riservava.
VENTI DI GUERRA
Immaginate di vivere in Lombardia, o in Toscana, o in Campania e di avere ai confini Paesi più grandi e popolosi di voi, tipo la Francia, la Germania, che hanno scritto nella loro Costituzione che una delle loro ragion d’essere è di distruggervi, estinguervi come popolazione e cancellare il vostro Paese dalla carta geografica.
Immaginate di aver dovuto sostenere per oltre 70 anni guerre totali o attacchi terroristici tra i più sanguinosi e di sentirvi dire, da un Paese - l’Iran - che promuove e finanzia questi attacchi e che cerca di costruire la bomba atomica, che stanno mettendo tutto il loro impegno per sterminarvi entro il 2035.
Israele non esiste abusivamente ma sulla base della risoluzione dell’ONU n. 181 del 29 novembre 1947 che divideva la Palestina in due territori per due Stati. Quello stesso giorno le armate di Siria, Giordania, Egitto ed Iraq aggredirono il territorio israeliano e gli Stati arabi rifiutarono la costituzione dello Stato Palestinese che l’ONU aveva deliberato.
Chi accusa Israele di non applicare le risoluzioni dell’ONU, che chiedono lo stop degli insediamenti abusivi dei coloni o la fine di ogni atto di guerra, chieda all’Iran e ai suoi sodali di applicare la prima in ordine di tempo e riconosca lo Stato di Israele.
Quello che stava per fare l’Arabia Saudita di Bin Salman e che si è bloccato a seguito dell’attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre.
Dal 1948 non c’è stata pace e, da ultimo, un contestato governo israeliano accetta tutte le provocazioni dei terroristi e degli stati canaglia che li promuovono.
L’Iran ha bisogno della guerra per affermarsi come potenza egemone del mondo mediorientale e Netanyahu sa che finita la guerra non manterrebbe il governo di Israele. Si chiama eterogenesi dei fini. Dunque si va avanti con una guerra insensata, ma quanto potrà durare questo confronto asimmetrico prima che a qualcuno sfugga di mano?
Resta il punto: provate a immaginarvi minacciati di estinzione da quando siete nati