Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
Nessuno di noi conosce il nome di questi giocosi insetti, nemmeno i milanisti e solo per il colore delle vesti, ma tricodhes apiarius non ha corrispondenza in italiano.
Qui la cleride (forse) segue la lucciola (ma poi perché lucciola e non lucciolo dato che il maschio è quello che sta sopra e ha la lucina che fa lippe lappe? Tanto per seguire l’assurda moda/voglia del dare a Cesare quel che è di Cesare e così per Poppea, Domitilla, Messalina e Agrippina … ma con Caracalla come la mettiamo?
Siamo seri per favore, lasciamo dire le bischerate da un’altra parte e ritorniamo a …cipolla!
“Cara guarda un letto di nozze di polline e fiori.”
“Certo che sì, caro, ma cosa hai mangiato stamani, sai di cipolla!”
“Sarà la pottaccia.”
“O meneghino delle mie antenne, a me non mi ci chiami pottaccia!”
“Ma no, amore mio striato, qui vicino, a Torredellago, la frittata di cipolle la chiaman pottaccia e ne ho assaggiata un po’stamani.”
“Scusami e ricominciamo da dove eravamo rimasti: cipolla aglio nepitella menta o ruta, basta che sappia di te!”
Questo è amore!