Il nuovo articolo di Franco Gabbani non riguarda un personaggio o un evento in particolare, ma esamina un aspetto sociale e lavorativo che, presente da molti secoli, ebbe grande sviluppo nell'800 ( fino all'inizio del '900), ma che fortunatamente terminò relativamente presto, grazie agli sviluppi economici e scientifici.
Si tratta del baliatico, un'attività spesso vista benevolmente, ma che è stata definita "calamità occupazionale"
Continua la collaborazione di Serena Corti con la Redazione di Spazio Donna. Come potete leggere negli articoli precedenti Serena aveva cominciato a scrivere per il nostro giornale a gennaio del 2024 come giovane esordiente scrittrice dell’Istituto Comprensivo "Daniela Settesoldi" di Vecchiano, oggi iscritta al liceo scientifico Buonarroti.
L’estate sta ormai volgendo al termine. Il sole comincia a tramontare prima del solito, le giornate diventano più fresche e ci rendiamo conto che le vacanze sono quasi finite. È il momento in cui ci voltiamo indietro, ripensando a questa stagione, a tutte le esperienze vissute e a quelle che avremmo voluto fare ma non abbiamo potuto. Dopo mesi passati sui libri, finalmente abbiamo potuto dedicarci a ciò che più ci piace: stare con gli amici, fare nuove esperienze e vivere quel senso di libertà che solo l'estate sa regalare.
Tuttavia, mi rendo conto che l’estate per me, vissuta da ragazza, è diversa rispetto a quella dei ragazzi. Ci sono tante piccole e grandi differenze che rendono le nostre estati impari. I miei amici passano le giornate giocando a calcio, esplorando nuovi posti, organizzando campeggi o lunghe giornate in spiaggia, a volte anche decidendo all’ultimo minuto. Non devono chiedere il permesso ai genitori e le loro serate possono facilmente prolungarsi fino a tarda notte. Per me e per le mie amiche le cose sono diverse: adoriamo fare sport, andare al mare e passare il tempo insieme ma sappiamo di essere sempre sotto uno sguardo attento. Se vogliamo uscire, dobbiamo chiedere il permesso con largo anticipo e non possiamo stare fuori fino a tarda serata. I nostri genitori sono costantemente preoccupati e dobbiamo talvolta rassicurarli. Questo perché ancora ad oggi, sentiamo troppe notizie d’ingiustizie nei confronti del genere femminile: molestie, abusi, maltrattamenti, femminicidi.
Per fortuna il nostro è un piccolo paese ed è abbastanza sicuro ma sappiamo di non dover credere di essere indenni da tali situazioni spiacevoli.
È inutile dire che non è vero, per i ragazzi è diverso, avranno sicuramente altre difficoltà ma non quelle che affrontiamo noi solo perché siamo nate femmine.
Crescendo, mi sono resa conto che il mondo è complicato.
Vorrei poter vivere l’estate con spensieratezza, senza dovermi sempre preoccupare di ciò che potrebbe succedere ma alla fine ho capito che la vita è fatta di piccoli compromessi: divertirsi ma facendo attenzione a ciò che ci circonda.
Spero che in futuro potremmo godere l’estate con una libertà universale, senza paure ma fino ad allora prevarrà l’equilibrio tra prudenza e libertà.
Serena Corti
Foto presa in rete