Il nuovo articolo di Franco Gabbani non riguarda un personaggio o un evento in particolare, ma esamina un aspetto sociale e lavorativo che, presente da molti secoli, ebbe grande sviluppo nell'800 ( fino all'inizio del '900), ma che fortunatamente terminò relativamente presto, grazie agli sviluppi economici e scientifici.
Si tratta del baliatico, un'attività spesso vista benevolmente, ma che è stata definita "calamità occupazionale"
Ormai è nota la mia lunaggine (non so perché) sebbene una delle più belle canzoni che conosco e canticchio è “Guarda che luna” che è di una malinconia lacerante, ma non posso non averla come compagna, anche senza andare al mare.
Eccoci allora al meraviglioso incontro fra questi perni dell’amore: Luna e Mare, che nella nostra posizione geografica si incontrano solo al tramonto e, beati loro, passano tutta la notte insieme, mentre dall’altro lato dell’Italia Lei quando nasce dal mare muore annullata dal geloso Sole.
Conoscete tutti la “sindrome di Stendhal”, quell’emozione che prende cuore e gola di fronte a qualcosa di bello (quadri, statue o opere d’arte) e specialmente in luoghi ristretti, ebbene, parecchi anni fa andai a Otranto da un amico migliarinese che aveva trovato moglie e casa nella Penisola Salentina con la parte finale protesa fra due mari. Un pomeriggio volli andare a visitare Gallipoli e al ritorno mi trovai in un momento e luogo magico: dall’Adriatico sorgeva la luna e nello stesso momento nello Jonio tramontava il sole, la testa mi girava nei pensieri e il collo si torceva nei muscoli per vedere lo stesso spettacolo, mai visto né pensato!
Ora la sera aspetto Lei che dai monti di Vecchiano si tuffi la mattina dopo nella Marina, tempo permettendo, non quello mio, quello ce ne ho in abbondanza, ma quello bastardo atmosferico con le sue imprevedibili sbuffate scure e/o alquanto opache. Niente gioia (visiva) di veder fondere il tuo rosato corpo nel letto del tuo azzurro amante e allora ti, e mi, faccio un regalo: guarda come sei bella quando nasci dal monte, ora girati e guardati specchiata nel mare, ora scuro perché ritardi l’amplesso, oppure pensa che sia una giornata magica dove siete tutti e due nello stesso momento nello stesso mare, il massimo dell’astronomia e dell’amore.
Ci vediamo a metà ottobre al mare e ancora qualche giorno al monte.
p.s. nella fotografia è come nei sogni: ci vedi quello che ti fa felice, l’importante è lasciare tutto alla pura fantasia e non al falso ritocco.