Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
Il concetto di colore non è solo un fatto scientifico, piuttosto un colore è una parte elementare di un linguaggio che può trasmetterci più di quanto potremmo esprimere a parole.
Il giallo trasmette felicità e buon umore e il rosso, tradizionalmente associato all’amore, è anche il colore del calore e dell’energia, è il simbolo del fuoco, del sangue mentre il viola tende in qualche modo a unire la calma e sottomissione del blu all’impulsività del rosso, creando una fusione, un’identificazione del soggetto con l’oggetto, il bianco è il colore della purezza, dell’innocenza e della sensibilità.
L’abbinamento di colori con le emozioni è molto presente, e distorto, nei modi di dire. Possiamo chiamare un codardo giallo mentre l’esercito degli Stati Uniti premia i militari feriti con il Purple Heart (Cuore viola), medaglia in riconoscimento del loro coraggio essendo il viola associato al coraggio, ma uno degli abbinamenti di colore più comuni è il rosso e la rabbia.
In Otello, Shakespeare ha usato la frase “attenti al mostro dagli occhi verdi” nell’Atto 3, Scena 3 dell’opera, quando Iago cerca di manipolare Otello suggerendo che sua moglie, Desdemona, ha una relazione.
Oggi ci riferiamo ancora alle emozioni in termini di colore. Quasi sempre accoppiamo invidia e verde. È più probabile che diciamo “sono verde di invidia” piuttosto che semplicemente “sono invidioso”.
Qui “il mostro verde” non invidia gli altri alberi ancora in piedi, il suo vestimento simboleggia l’armonia, la natura, l’equilibrio e la speranza, ma non quella di risorgere, sa bene che è impossibile, ma quella di vedere bipedi o quadrupedi che gioiscono alla sua vista.
Ciao “mostro verde”, salutami lupi e cinghiali, fungaioli e fotografi!