Manca un mese alla scadenza del concorso internazionale “Equilibri”, promosso da MdS Editore con il sostegno del Parco Naturale Migliarino San Rossore Massaciuccoli, di Unicoop Firenze e dell’Associazione Culturale La Voce del Serchio, in un progetto che unisce cultura, territorio e riflessione sociale.
C’è tempo fino al 10 luglio 2025 per partecipare alla seconda edizione del concorso artistico e letterario Equilibri, promosso da MdS Editore, realtà indipendente da sempre attenta alla valorizzazione dei nuovi linguaggi espressivi.
Pubblichiamo l’ultimo articolo arrivato in redazione sul tema: donne e cibo.
Pubblichiamo uno per volta gli articoli che ci avete mandato sul tema "donne e cibo"
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INSISTO: NON CHIAMATELO CAMPO LARGO!
Adesso che anche Schlein dice che la definizione “campo largo” non le appartiene (in effetti, ma posso sbagliarmi, credo che sia di Bettini) spero che anche alcuni di Italia Viva la smettano di chiamare così l’auspicabile, futuro nuovo centro – sinistra.
La fine, quasi contemporanea, del terzo polo e del campo largo sembra un segno del destino politico di questo Paese. Chi si attarda resta al palo.
Anche perché di equivoci se ne sono ingenerati tanti negli ultimi mesi. Tutti con un solo obbiettivo condiviso da Conte, Fratoianni , Bonelli e da tutti i nemici dei riformisti: impedire che Renzi costruisca il centro del centro – sinistra.
Perché se gli riuscisse di farlo, altro che terzo polo! Quello diventerebbe il secondo forte pilastro della coalizione progressista, mettendo in ombra i tre personaggetti.
Questo è il punto che appare sempre più chiaro. E, dunque, se vuoi battere la destra devi prima neutralizzare le loro fisime. Un lavoro che spetta a Schlein, che deve dimostrare se è lei Biancaneve o sono i tre nani a dirigere il PD.
E se Biancaneve si trasformasse nella Bella addormentata il lavoro fatto per costruire quel centro riformista resterà comunque buono per una presenza forte e autonoma dei liberali, democratici, popolari e socialisti nel campo progressista.
Per questo mantengo serissimi dubbi sulla trasparenza degli obbiettivi politici di Calenda e Marattin. O, in alternativa, sulla loro mancanza di intelligenza politica. Fate voi.
Anche perché a differenza dei racconti infami, purtroppo condivisi anche da qualche rancoroso ex, Italia Viva non ha mai chiesto di entrare nel campo largo, tantomeno in ginocchio e col cappello in mano, ma ha risposto positivamente alla richiesta di Schlein di aprire un dialogo programmatico per verificare la possibilità di realizzare una nuova coalizione per battere la destra e governare.