Nei suoi numerosi articoli sulla storia del territorio, Franco Gabbani ha finora preso come riferimento, personaggi o avvenimenti storici, inquadrandoli nella cornice degli usi e delle norme dell'epoca.
Questa volta prende spunto da situazioni e argomenti curiosi, spigolature come le chiama.
Al di là dei fatti precisi, quello che colpisce particolarmente, è il linguaggio usato nei documenti, non solo formale e involuto, come da sempre ci ha abituato la burocrazia, ma spesso anche di difficile comprensione, esplicitando l'evoluzione continua della lingua e dei termini.
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L'idea di dar vita ad un nostro quartetto di clarinetti ci viene all'incirca un anno fa, quasi per intuito, durante una prova della banda: pur nelle nostre diversità (di gusti, di formazione, di esperienze) ci riconosciamo complici ed affini per una profonda passione per la musica, che per alcuni di noi è diventata una professione.
È una passione genuina, come testimoniano decenni di militanza bandistica, ma anche tenace e creativa, che è andata in cerca di nuovi stimoli e nuovo divertimento. Per noi quartetto significa ritrovarsi per il piacere di suonare insieme, esplorando a piccoli passi il repertorio della nostra formazione, sperimentare le potenzialità espressive del nostro strumento, percorrere musiche di vario genere e varie epoche, assecondando le inclinazioni di ciascuno di noi quattro; infine, ultimo ma non ultimo, comunicare e condividere al di fuori di noi questo nostro mondo di gusti e di ascolti.
Con lo spirito giocoso e devoto con cui da un anno alimentiamo il nostro progetto, vi ringraziamo per la vostra presenza e vi auguriamo buon ascolto!