Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
Importante Conferenza, la prima nella storia, tra l’Unione Europea e i paesi arabi del Golfo Persico.
Nel documento finale si condanna l’aggressione russa all’Ucraina e si chiede al governo di Mosca di mettere fine alla guerra e di ritirarsi dai territori occupati.
Lo schieramento dei paesi del Golfo è fondamentale anche per la pace in Medio Oriente dato che rappresentano la maggioranza moderata del mondo islamico, quella che non accetta il fondamentalismo dell’Iran e che combatte apertamente il terrorismo jiadista. Un ruolo centrale spetta all’Arabia Saudita, il più importante tra quei paesi per storia, economia, vastità e una tradizione di alleanza con l’occidente.
Se il 7 ottobre Hamas non avesse messo in atto la strage l’Arabia Saudita avrebbe firmato, qualche giorno dopo, la pace con Israele riconoscendone la legittima esistenza, come in precedenza l’Egitto, la Giordania e il Marocco.
La cooperazione politica, economica e culturale dell’UE e dei paesi occidentali con l’Arabia Saudita è essenziale per il ristabilimento della pace in quell’area e anche per concorrere all’avanzamento delle riforme sociali e dei diritti che quel governo sta perseguendo da anni. Tuttavia non credo che queste considerazioni politiche servano a convincere il branco di minus habens che continuano a parlare a vanvera sui rapporti di Matteo Renzi con Bin Salman.
Un discorso a parte meritano Conte e Calenda, la cui pochezza politica e la malafede non arriverà mai a compensare le vette altissime della loro invidia personale nei confronti dell’apprezzamento di Renzi nel mondo a fronte della loro irrilevanza.